Nella serata del 7 agosto, il Consiglio dei Ministri ha approvato il Decreto con il quale viene data continuità alle misure già adottate per sostenere e rilanciare l’economia, a seguito delle conseguenze della pandemia da COVID-19.
In attesa della pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, vediamo di seguito le principali misure economiche contenute nell’ultima bozza del provvedimento.
Sostegno all’occupazione, ai lavoratori e alle famiglie
Il decreto introduce delle agevolazioni per imprese che operano in aree svantaggiate. Al fine di stimolare l’occupazione in questi territori, è stato istituito uno sgravio del 30% dei contributi pensionistici per il periodo ottobre-dicembre 2020, ma il Governo si è riservato di prorogare ulteriormente tale agevolazione con successivi interventi.
Per i trattamenti di cassa integrazione ordinaria, assegno ordinario e cassa integrazione in deroga, istituiti per l’emergenza COVID-19, è previsto il prolungamento per un massimo di diciotto settimane.
Sempre in tema di cassa integrazione, è stato previsto l’obbligo di contributo aggiuntivo pari al:
- 9% per chi ha subito perdite di fatturato nel primo semestre 2020 rispetto al 2019 entro il 20%;
- 18% per chi non ha subito perdite di fatturato.
Chi ha subito perdite di fatturato oltre il 20% non deve corrispondere la contribuzione allo strumento.
Alle aziende, escluse quelle agricole, che non richiederanno l’estensione dei trattamenti di cassa integrazione, verrà riconosciuto l’esonero dal pagamento dei contributi fino ad un massimo di quattro mesi entro il 31 dicembre 2020.
Ad esclusione delle imprese del settore agricolo e dei datori di lavoro in ambito domestico, l’assunzione di lavoratori subordinati a tempo indeterminato, qualora determini un aumento dell’occupazione netta aziendale, consentirà l’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro fino a sei mesi e nel limite massimo di 8.060 euro (su base annua) per dipendente, decorrenti dalla data di assunzione. Restano esclusi dall’esonero i premi INAIL.
Un’analoga misura è stata prevista per le assunzioni a tempo determinato nel settore turistico e degli stabilimenti termali.
Ai datori di lavoro che non hanno integralmente fruito della cassa integrazione o dell’esonero dai contributi previdenziali è preclusa la possibilità di avviare delle procedure di licenziamento individuali e restano sospese quelle avviate dopo il 23 febbraio 2020. Sono confermate, inoltre, le sospensioni delle procedure di licenziamento collettivo. Tali disposizioni non si applicano nel caso di licenziamenti connessi alla definitiva cessazione dell’attività dell’impresa.
I contratti a tempo determinato potranno essere rinnovati o prorogati per un periodo massimo di dodici mesi, fermo restando il limite complessivo di ventiquattro mesi, e per una sola volta, anche in assenza di causale, senza essere “trasformati” in contratti a tempo indeterminato.
NASPI e DIS-COLL sono prorogate di ulteriori due mesi per i collaboratori coordinati e continuativi, il cui periodo di fruizione termina nel periodo compreso tra il 1° maggio 2020 e il 30 giugno 2020.
Sono istituite delle nuove indennità per le seguenti categorie di lavoratori:
- 1.000 euro in favore degli stagionali del settore turistico, degli stabilimenti termali, del settore dello spettacolo e per le altre categorie di lavoratori iscritte al fondo pensioni lavoratori dello spettacolo in possesso di determinati requisiti, i dipendenti stagionali appartenenti ad altri settori, gli intermediari e gli incaricati di vendite a domicilio;
- 600 euro in favore dei lavoratori marittimi e di quelli stagionali sportivi.
Sono previsti ulteriori 400 euro per il reddito di emergenza (REM), in favore delle famiglie più bisognose.
Le misure a sostegno alle imprese
I settori maggiormente colpiti dagli effetti economici della pandemia (turismo, ristorazione e cultura) sono stati oggetto di nuovi stanziamenti.
Gli esercizi di ristorazione che hanno subito un calo del 25% del fatturato nel periodo compreso tra il 1° marzo 2020 e il 30 giugno 2020, rispetto al corrispondente periodo dell’anno 2019, potranno richiedere un contributo a fondo perduto pari a 2.500 euro per l’acquisto di prodotti di filiere agricole, alimentari e vitivinicole di materie prime italiane.
Per gli esercenti dei centri storici che registrano un calo del fatturato nel mese di giugno 2020 di almeno il 50% rispetto allo stesso mese dello scorso anno è previsto un contributo a fondo perduto di 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per gli altri soggetti.
Inoltre, il Decreto rifinanzia:
- la “Nuova Sabatini” per 64 milioni di euro;
- i contratti di sviluppo per 500 milioni di euro;
- il Fondo per la salvaguardia dei livelli occupazionali e la prosecuzione dell’attività d’impresa per 200 milioni di euro;
- i voucher per l’innovazione per 50 milioni di euro;
- il fondo IPCEI per il sostegno alle imprese che partecipano alla realizzazione di importanti progetti di interesse europeo per 950 milioni di euro;
- il Fondo di garanzia per le PMI, al fine di favorire l’accesso al credito attraverso la concessione di una garanzia pubblica, per 7.800 milioni di euro;
- gli incentivi statali per l’acquisto e l’immatricolazione in Italia di veicoli a bassa emissione di Co2 per 500 milioni di euro.
Sono stanziati 180 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per il credito d’imposta e per la riqualificazione ed il miglioramento delle imprese del settore turistico e termale, compresi gli agriturismi ed i campeggi.
Nuovi incentivi per incentivare i pagamenti elettronici
Il Decreto introduce dei nuovi incentivi per gli acquisiti effettuati con pagamento elettronico, prevedendo uno stanziamento di 1,75 miliardi di euro. L’incentivo prevede il rimborso di una parte del corrispettivo pagato del contribuente con l’utilizzo di moneta elettronica.
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