Così come stabilito dall’art. 1, comma 679 e 680, dal 1° gennaio 2020 possono fruire della detrazione IRPEF del 19% coloro che abbiano sostenuto, o sostengano, spese con versamento bancario o postale o mediante altri sistemi di pagamento, previsti dall’art. 23 del D.Lgs. 241/1997.
Fanno eccezione le seguenti tipologie di spese:
- le spese per le prestazioni sanitarie rese da strutture sanitarie pubbliche o accreditate SSN;
- le spese per l’acquisto di medicinali e dispositivi medici.
Pertanto, i contribuenti che vogliano detrarsi le spese, che permettono di beneficiare della detrazione fiscale del 19% di cui all’art. 15 del TUIR, devono effettuare il pagamento con mezzi diversi dai contanti, ossia carte di debito, di credito e prepagate, assegni bancari e altri sistemi di pagamento.
Proprio la locuzione “altri sistemi di pagamento” ha fornito un’apertura interpretativa della norma, tanto che l’Agenzia delle Entrate è dovuta intervenire in risposta a due interpelli.
Con il primo Interpello, n. 180 dell’11 giugno 2020, il contribuente proponeva come mezzo di pagamento alternativo un circuito commerciale che prevede per gli utenti l’acquisto e la vendita senza l’utilizzo del denaro contante, mediante un sistema di compensazione tra debiti e crediti degli iscritti.
L’Agenzia ha dato una risposta negativa, poiché il circuito di credito commerciale non utilizza nessuno dei pagamenti indicati nell’art. 23 del D.Lgs. 241/1997 e non può neppure essere considerato “un altro sistema di pagamento”, in grado di garantire la tracciabilità e l’identificazione del suo autore.
Con il secondo Interpello, n. 230 del 29 luglio 2020, l’istante richiedeva se i mezzi di pagamento alternativi, come ad esempio PayPal o Satispay, possano essere considerati validi per la detrazione del 19%.
In questo caso, l’Amministrazione ha fornito risposta positiva, giustificando che questi mezzi sono applicazioni di pagamento via cellulare con cui è possibile effettuare transazioni di denaro, senza carta di credito, debito e senza necessità di un ulteriore dispositivo, che funzionano tramite l’inserimento dell’IBAN e numero di cellulare.
Siccome l’account è legato ad uno specifico utente e uno specifico cellulare, il rapporto è univoco, così è possibile garantire che il pagamento sia effettuato dal titolare del conto corrente.
Considerando che, per usufruire della detrazione è necessario che il soggetto beneficiario sia in grado di dimostrare che la spesa sostenuta è a suo carico, deve essere sempre possibile esibire il documento fiscale che attesti l’onere sostenuto, l’estratto conto o la copia delle ricevute dei pagamenti.
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