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In sede di conversione del Decreto Agosto, è stato inserito all’art. 60 il comma 7-sexies con il quale si è prevista - limitatamente ai soggetti con sede nei Comuni montani colpiti da eventi calamitosi e in stato di emergenza al 31 gennaio 2020 - la riapertura dei termini per la presentazione delle istanze per l’accesso al contributo a fondo perduto, disposto dall’articolo 25 del D.L. 34/2020.
I termini, scaduti lo scorso 13 agosto, sono stati prorogati, vista la difficoltà di individuare con precisione i Comuni montani in stato di emergenza che potevano consentire l’accesso all’aiuto anche in assenza del calo di fatturato richiesto, in via generale, dalla disposizione.
La stessa Agenzia delle Entrate, nella Circolare 22/E/2020, aveva indicato che la lista dei Comuni, riportata nelle istruzioni dell’istanza, non era da considerarsi esaustiva, cosicché spettava al richiedente accertare la sussistenza dei seguenti requisiti:
Tali verifiche si sono rilevate molto complesse per la difformità degli atti emanati nei diversi ambiti regionali, cosicché numerosi contribuenti (e non solo quelli in zone montane), al fine di evitare le sanzioni per eventuali richieste indebite, avevano scientemente omesso di presentare le domande.
A distanza di mesi, la verifica dei Comuni in stato di emergenza alla data del 31 gennaio 2020 incombe sempre sul richiedente l’aiuto, in quanto l’Agenzia delle Entrate non ha provveduto a stilare un nuovo elenco completo dei Comuni interessati.
Come anticipato, per i soggetti con sede o domicilio fiscale nel territorio di Comuni montani, che prudentemente non hanno presento le domande entro il 13 agosto 2020, in base alle previsioni del citato comma 7-sexies, è stata disposta la proroga della domanda.
La nuova disposizione prevede che la domanda debba essere presentata entro trenta giorni dal giorno di riattivazione della piattaforma, che sarebbe dovuta avvenire, a cura dell’Agenzia delle Entrate, entro quindici giorni a decorrere dall’entrata in vigore della Legge di conversione (quindi entro il 28 ottobre 2020).
Si attende, quindi, la riapertura della procedura da parte dell’Agenzia delle Entrate che, si auspica, sia anche accompagnata da un provvedimento che ne dia evidenza pubblica, al fine di dare concretezza al termine di trenta giorni entro il quale sarà possibile presentare le istanze.