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Nella Legge di Bilancio 2021 non mancano le agevolazioni rosa, previste per sostenere le imprese femminili.
La Legge 30/12/2020, n. 178, ai commi 97 e seguenti, istituisce il Fondo a sostegno dell'impresa femminile, con una dotazione di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021 e 2022, destinato a promuovere e sostenere l'avvio e il rafforzamento dell'imprenditoria femminile.
Con Decreto del MISE, adottato di concerto con il MEF e con il Ministro per le Pari Opportunità e la Famiglia, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della Legge di Bilancio, sono determinati la ripartizione della dotazione finanziaria del Fondo tra i diversi interventi, le modalità di attuazione, i criteri e i termini per la fruizione delle agevolazioni previste, nonché le attività di monitoraggio e controllo.
Il fondo può essere utilizzato per:
Nello specifico, sono previsti contributi a fondo perduto per avviare imprese femminili, con particolare attenzione alle imprese individuali e alle attività libero-professionali in generale e, specificatamente, a quelle avviate da donne disoccupate di qualsiasi età.
Per quanto riguarda i finanziamenti agevolati (anche senza interessi) e combinazione di contributi a fondo perduto e finanziamenti, questi debbono essere utilizzati per avviare e sostenere le attività di imprese femminili.
In merito agli incentivi per rafforzare le imprese femminili, le somme potranno essere utilizzate per le imprese costituite da almeno trentasei mesi, nella forma di contributo a fondo perduto per l'integrazione del fabbisogno di circolante nella misura massima dell'80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi.
Sono poi previsti percorsi di assistenza tecnico-gestionale per attività di marketing e di comunicazione durante tutto il periodo di realizzazione degli investimenti o di compimento del programma di spesa, anche attraverso un sistema di voucher.
Infine, il Legislatore ha inteso agevolare tali tipologie di imprese con investimenti nel capitale, anche tramite la sottoscrizione di strumenti finanziari partecipativi, a beneficio esclusivo delle imprese a guida femminile tra le start up innovative e le PMI innovative.
È promossa la collaborazione con le Regioni e gli enti locali, con le associazioni di categoria, con il sistema delle Camere di commercio e con i comitati per l'imprenditoria femminile, anche prevedendo forme di cofinanziamento tra i rispettivi programmi in materia.
Infine, è istituito il Comitato impresa donna, la cui partecipazione è a titolo gratuito. Il comitato contribuisce ad attuare le linee di indirizzo per l'utilizzo delle risorse del Fondo, conduce analisi economiche, statistiche e giuridiche relative alla questione femminile nell'impresa, formula raccomandazioni relativamente allo stato della legislazione e dell'azione amministrativa, nazionale e regionale, in materia di imprenditorialità femminile, e in generale sui temi della presenza femminile nell'impresa e nell'economia, e contribuisce alla redazione della relazione annuale prevista dalle disposizioni in rassegna.