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La Legge 178/2020 (art. 1, commi 599-600) ha previsto l’esclusione dal versamento della prima rata IMU 2021 per i seguenti immobili:
Sul tema il Governo è ulteriormente intervenuto inserendo nel D.L. 41/2021 l’articolo 6-sexies che dispone l’esenzione dal versamento della prima rata IMU 2021 relativa agli immobili (senza precisare ulteriori requisiti sulla tipologia di immobili) posseduti dai soggetti beneficiari del contributo a fondo perduto di cui all’art. 1 del Decreto stesso.
Anche in questo caso è stata inserita la condizione che l’esenzione si applica solo agli immobili nei quali i soggetti passivi esercitano le attività di cui siano anche gestori.
Recentemente, sulla stampa specializzata è stata data la notizia di una risposta, non pubblicata, fornita dal Dipartimento delle Finanze, in relazione alle norme emergenziali in tema di esenzioni IMU disposte dagli articoli 177 del D.L. 34/2020 e 78 del D.L. 104/2020.
In particolare, il Dipartimento delle Finanze ha precisato che le disposizioni con cui è stata concessa l’esenzione IMU per il settore turistico-ricettivo e di intrattenimento richiedono il requisito che il soggetto passivo dell’imposta sia a sua volta anche gestore dell’attività esercitata nell’immobili ed oggetto dell’agevolazione.
Qualora l’attività sia gestita da una società di persone su immobili posseduti dai soci persone fisiche, i soggetti passivi dell’IMU sono appunto questi ultimi. In tal caso, dato che le società di persone sono prive di personalità giuridica e dotate di autonomia patrimoniale imperfetta, sui soci permane la responsabilità solidale ed illimitata sulle obbligazioni assunte dalla società.
Permanendo tale responsabilità in capo ai soci, il Dipartimento ha quindi ritenuto soddisfatto il requisito in capo ai socio-proprietario ed in particolare:
Pertanto, nell’ipotesi di società in accomandita semplice il solo socio accomandatario che sia anche il soggetto passivo dell’IMU potrà beneficiare dell’agevolazione, mentre il socio accomandante che concede in uso un proprio immobile alla Sas dovrà versare l’imposta secondo le regole ordinarie.
Nel caso in cui gli immobili concessi in uso alla società fossero posseduti congiuntamente da più soci, i suddetti requisiti andranno verificati singolarmente per ognuno di essi.
Al contrario, dalla risposta fornita dal Dipartimento delle Finanze se ne ricava che non spettano quindi le agevolazioni al socio di società di capitali che concede alla stessa l’uso di un proprio immobile.
Molte aziende agricole-agrituristiche sono gestite da società semplici e non è infrequente il caso che i fabbricati ed i terreni condotti siano in buona parte di proprietà dei soci. Tale precisazione pertanto risulta utile anche se pervenuta in prossimità della scadenza dell’acconto IMU 2021.
I soggetti che hanno comunque già provveduto al versamento dell’IMU, senza applicare le suddette agevolazioni, possono presentare richiesta di rimborso.