Lo scorso 29 settembre il Ministero del Turismo ha firmato il Decreto prot. 1782 del 29 settembre 2021 che disciplina le modalità con le quali sarà realizzata la banca dati delle strutture ricettive e delle unità destinate agli affitti brevi di cui all’art. 13-quater, commi 4 e 5, D.L. n. 34/2019, c.d. “Decreto Crescita”, ove saranno inseriti, tra gli altri, albergatori, gestori di bed & breakfast e locatori di affitti brevi.
Le strutture ricettive e le unità destinate agli affitti brevi saranno identificate con un codice alfanumerico (il c.d. codice identificativo), da utilizzare in ogni comunicazione inerente all’offerta e alla promozione dei servizi all’utenza.
Nella banca dati sono inserite le seguenti informazioni:
- tipologia di alloggi;
- ubicazione;
- capacità ricettiva;
- estremi dei titoli abilitativi richiesti, ai fini dello svolgimento dell’attività ricettiva, dalla normativa nazionale, regionale e delle Province autonome, in materia urbanistica, edilizia, ambientale, pubblica sicurezza, prevenzione incendi, igienico sanitaria e di sicurezza nei luoghi di lavoro;
- soggetto che esercita l’attività ricettiva, anche in forma di locazione breve;
- codice identificativo regionale, ove adottato, o codice alfanumerico.
Detto obbligo di pubblicità riguarda tutti i titolari di strutture ricettive (compresi i locatori privati), i soggetti che esercitano intermediazione immobiliare ed i portali telematici, e la sua inosservanza comporta l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 500 a 5.000 euro; in caso di reiterazione della violazione, la sanzione è maggiorata del doppio, da 1.000 a 10.000 euro.
L’introduzione della banca dati, adottata in pieno accordo con le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, intende rendere omogenei i dati delle strutture ricettive su base nazionale.
Qualora le Regioni o le Province autonome non adottino un proprio codice identificativo, la registrazione alla banca dati consentirà comunque il rilascio di un codice alfanumerico che, in caso di adozione in una fase successiva di un codice regionale (o provinciale nel caso delle suddette province autonome) sarà sostituito da quello assegnato dall’ente territoriale.
La banca data costituirà un’ulteriore fonte di informazioni per il contrasto all’evasione per il settore dell’ospitalità. In particolare, ricordiamo che tra i dati che l’Agenzia riceve dal settore ricettivo vi è anche quello delle registrazioni al portale alloggiatiweb.
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