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Le Commissioni Giustizia e Industria del Senato, riunite per la conversione del D.L. n. 118/2021 in materia di crisi d’impresa, hanno approvato un emendamento che proroga di un ulteriore anno l’obbligo di nomina dell’organo di controllo o del revisore in capo alle Srl di piccole dimensioni.
È stato previsto, in particolare, che l’obbligo di nomina dell’organo di controllo decorra dalla data dell’assemblea di approvazione del bilancio dell’esercizio 2022.
Di conseguenza, il primo bilancio da sottoporre a revisione sarà quello dell’esercizio 2023 e il superamento di almeno uno dei limiti dimensionali dettati dall’art 2477, Codice Civile (4 milioni di euro di attivo dello Stato patrimoniale, 4 milioni di euro di ricavi delle vendite e delle prestazioni e venti dipendenti occupati in media durante l'esercizio), dovrà essere verificato con riferimento ai bilanci relativi agli anni 2021 e 2022.
Si ricorda che Codice della Crisi d’Impresa ha investito l’organo di controllo dell’obbligo di verificare il rispetto dei principi di corretta amministrazione e, in particolare, l’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile alla natura e alle dimensioni dell’impresa. Tali assetti devono rilevare tempestivamente i segnali di rischio che possono far emergere significativi dubbi sulla capacità dell’impresa di continuare ad operare nella prospettiva della continuità.