L’art. 1, comma 72, Legge n. 234/2021, c.d. Legge di Bilancio 2022, dispone l’innalzamento, a regime, del limite annuo dei crediti d’imposta e contributivi che possono essere compensati nel Modello F24, o che possono essere rimborsati ai soggetti intestatari del conto fiscale.
Con effetto dal 1° gennaio 2022, in particolare, il limite annuo dei crediti fiscali e contributivi che possono essere utilizzati in compensazione orizzontale nel Modello F24 è fissato a 2 milioni di euro (contro il precedente limite ordinario di 700.000 euro). Tale limite alla compensazione opera cumulativamente, per anno solare, per tutti i crediti di imposta dei quali è titolare il contribuente, e non singolarmente per ciascun credito d'imposta.
Periodo d’imposta |
Limite compensazione orizzontale |
2019 |
700.000 euro |
2020 |
1.000.000 di euro (art. 147, D.L. n. 34/2020) |
2021 |
2.000.000 di euro (art. 22, D.L. n. 73/2021) |
Dal 2022 |
2.000.000 di euro |
Il limite di 2 milioni di euro, si ricorda, non opera per i crediti d’imposta agevolativi, da indicare nel quadro RU del Modello Redditi, per i quali vige lo specifico limite di 250.000 euro di cui all’art. 1, comma 53, Legge n. 244/2007.
Non è previsto, invece, alcun limite per la compensazione verticale, ossia per la compensazione di imposte e contributi aventi la stessa natura (ad esempio, utilizzo del credito IVA 2021 con i versamenti dovuti a titolo di IVA periodica).
Permangono, tuttavia, le limitazioni all’utilizzo in compensazione orizzontale dei crediti erariali emergenti dalle dichiarazioni. L’utilizzo in compensazione nel Modello F24 dei crediti fiscali (IRPEF, IRES, IRAP, IVA, ecc.) richiede quindi ancora la preventiva presentazione della dichiarazione da cui emerge il credito. Peraltro, se il credito che si intende utilizzare in compensazione supera la soglia di 5.000 euro, la relativa dichiarazione deve essere munita del visto di conformità, apposto da un professionista abilitato o dall’organo di controllo.
Riflessi sul contenzioso in corso
L’innalzamento a regime del limite dei crediti compensabili si riflette sul contenzioso in corso. Come evidenziato da autorevole dottrina, infatti, i contribuenti che nei periodi d’imposta precedenti hanno superato il limite allora vigente, possono ora richiedere l’applicazione del favor rei, sempre che il provvedimento di irrogazione delle sanzioni non sia divenuto definitivo.
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