Il Decreto Legge n. 4/2022 è intervenuto sulla problematica dell’aumento dei costi energetici, in particolare nel settore elettrico, introducendo sconti in bolletta e tagli sui ricavi derivanti dalla cessione di energia elettrica degli impianti fotovoltaici.
Sconto in bolletta da gennaio a marzo 2022
L’articolo 14 del Decreto dispone che l’Autority per l’energia (ARERA) provvederà ad annullare, per il primo trimestre del 2022, le aliquote relative agli oneri di sistema applicate alle utenze con potenza pari o superiore a 16,5 Kw connesse in bassa, media o alta tensione o per usi di illuminazione pubblica o per la ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico.
Le risorse messe a disposizione ammontano a 1,2 miliardi di euro.
Credito d’imposta per le imprese energivore da gennaio a marzo 2022
A sostegno delle imprese le cui attività prevedono un forte consumo di energia, aventi i requisiti indicati all’art. 3 del Decreto MISE del 21 dicembre 2017, viene concesso un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute per la componente energetica acquistata ed effettivamente utilizzata nel primo trimestre del 2022.
Potranno beneficiare del credito solo le aziende energivore che hanno subito un incremento di almeno il 30% del costo dell’energia con riferimento alla media del costo per KWh sostenuto nell’ultimo trimestre del 2021 rispetto allo stesso periodo dell’anno 2019.
Il credito d’imposta potrà essere utilizzato in compensazione e non concorre alla formazione del reddito né alla formazione della base imponibile IRAP e non rileva neppure ai fini del rapporto di cui agli articoli 61 e 109, comma 5, del TUIR. Il credito d’imposta, inoltre, sarà cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche del risparmio fiscale per la sua non concorrenza alla formazione imponibile reddituale e IRAP, non porti al superamento dei costi sostenuti.
Per tale misura sono stati previsti oneri per 540 milioni di euro.
Tagli al fotovoltaico ed altre rinnovabili
Per l’anno 2022 è disposto un meccanismo di compensazione “a due vie” sull’energia elettrica immessa in rete da:
- impianti fotovoltaici di potenza superiore a 20 kW che beneficiano dei premi fissi del conto energia, non dipendenti dai prezzi di mercato;
- impianti di potenza superiore a 20 kW che non accedono a meccanismi di incentivazione e alimentati dalle seguenti fonti:
- solare;
- idroelettrica;
- geotermica;
- eolica.
Sarà il GSE a determinare l’importo che dovrà essere trattenuto (o eventualmente attribuito) alle imprese che producono energia. Il calcolo è basato sulla differenza tra:
- il prezzo di riferimento medio dell’energia, dato dalla media dei prezzi zonali orari registrati alla data di entrata in esercizio dell’impianto (comunque non precedente al 1° gennaio 2010) fino al 31 dicembre 2020, rivalutato in base alla variazione annua rilevata dell’ISTAT dei prezzi al consumo per le famiglie;
- il prezzo zonale orario di mercato dell’energia elettrica, ovvero il prezzo indicato nei contratti di fornitura stipulati prima dell’8 febbraio 2022 che prevedono l’indicizzazione all’andamento dei prezzi dei mercati spot dell’energia e che siano comunque stipulati ad un prezzo medio superiore del 10% rispetto al valore di cui alla precedente lettera a).
Qualora tale differenza fosse negativa, il GSE provvederà a conguagliarne l’importo o a richiederne l’importo corrispondente al produttore. In caso contrario, invece, provvederà, ad erogare tale importo.
Le modalità attuative di tale disposizione saranno fissate con apposito Provvedimento da parte di AREEA.
Una parte dei fondi necessari per la copertura del “caro bollette” sono recuperati (art. 18) dalla soppressione delle esenzioni o della riduzione di aliquota per le imprese dei settori dei trasporti ferroviari di merci e passeggeri, della produzione di magnesio dall’acqua di mare e dall’abrogazione della riduzione delle accise sui prodotti energetici per le navi che effettuano movimentazioni portuali. Nello stesso articolo vengono inoltre recuperate risorse dal Fondo speciale rotativo per la crescita sostenibile e destinate ai progetti di ricerca, sviluppo e innovazione per i settori petroliferi, del carbone e del gas naturale.
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