La Legge di Bilancio 2022 è intervenuta sul credito d’imposta riconosciuto per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive poste nelle Regioni del Mezzogiorno, al fine di recepire nell’ordinamento domestico le nuove misure previste dalla “Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027”, approvata dalla Commissione Europea lo scorso 2 dicembre 2021.

L’operatività del credito d’imposta, si ricorda, è stata prorogata sino al prossimo 31 dicembre 2022 dall’art. 1, comma 171, Legge n. 178/2020, c.d. Legge di Bilancio 2021. In seguito, l’art. 1, comma 175, Legge n. 234/2021, c.d. Legge di Bilancio 2022, è intervenuto sull’art. 1, comma 98, Legge n. 208/2015, c.d. Legge di Bilancio 2016, al fine di allocare il Molise tra le aree ammissibili alla deroga di cui alla lett. a) dell’art. 107, par. 3, TFUE, anziché tra quelle ammissibili alla deroga di cui alla lett. c) dell’art. 107, par. 3, TFUE, con la conseguente rimodulazione dell’intensità degli aiuti concedibili.

La misura del credito d’imposta per gli investimenti effettuati sino al 31 dicembre 2022

Anteriormente alle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, il credito d’imposta per gli investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture produttive del Mezzogiorno, effettuati fino al 31 dicembre 2021, era riconosciuto nelle misure consentite dalla “Carta degli aiuti a finalità regionale 2014-2020”, ossia:

• nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lett. a), TFUE, trovavano applicazione aliquote comprese tra il 25% e il 45%, in misura inversamente proporzionale alla dimensione dell’impresa;
• nelle Regioni Molise e Abruzzo, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lett. c), TFUE, trovavano applicazione aliquote comprese tra il 10% e il 30%, in misura inversamente proporzionale alla dimensione dell’impresa.

A seguito delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2022, invece, per gli investimenti effettuati sino al 31 dicembre 2022, il credito d’imposta è riconosciuto nelle misure consentite dalla “Carta degli aiuti a finalità regionale 2022-2027”, ossia:

• nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna e Molise, ammissibili alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lett. a), TFUE, si applicano le aliquote del:
  • 45% per le piccole imprese;
  • 35% per le medie imprese;
  • 25% per le grandi imprese;
• nella Regione Abruzzo, ammissibile alle deroghe previste dall’art. 107, par. 3, lett. c), TFUE, continuano ad applicarsi le aliquote del:
  • 30% per le piccole imprese;
  • 20% per le medie imprese;
  • 10% per le grandi imprese.

I massimali previsti per ciascun progetto di investimento non hanno invece subito modifiche e, pertanto, restano confermati nelle seguenti misure:

• 3 milioni di euro per le piccole imprese;
• 10 milioni di euro per le medie imprese;
• 15 milioni di euro per le grandi imprese.

Le modifiche apportate all’intensità degli aiuti da parte della Legge di Bilancio 2022 impongono la modifica del modello di comunicazione, alla cui trasmissione all’Agenzia delle Entrate è subordinata la fruizione del credito d’imposta.

In conclusione, si evidenzia che il credito d’imposta in esame è cumulabile con il bonus investimenti in beni strumentali nuovi di cui all’art. 1, commi da 184 a 197, L. 160/2019 e all’art. 1, commi da 1051 a 1063 e 1065, Legge n. 178/2020.