Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
L’intersecarsi di provvedimenti legislativi, volti a disciplinare le procedure di esercizio dell’opzione riguardante la cessioni dei crediti e lo sconto in fattura con riferimento al superbonus, ai bonus edilizi minori e ai bonus anti-COVID, ha generato un caos normativo tale da indurre l’Agenzia delle Entrate ad intervenire con una sua FAQ del 17 marzo 2022, che illustrasse, grazie all’ausilio di uno schema, il comportamento da seguire da parte di quei contribuenti che avevano comunicato l’opzione durante il periodo transitorio.
La problematica nasce dal fatto che, a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Sostegni-ter (D.L. n. 4/2022) e del Decreto Frodi (D.L. n. 13/2022), sono stati introdotti diversi regimi legati alla cessione dei crediti d’imposta senza che si venissero a modificare le disposizioni riportate nel comma 2, dell’articolo 28 del D.L. n. 4/2022 riferite alla regolamentazione del periodo transitorio per le comunicazioni d’opzione effettuate entro il 16 febbraio 2022.
Alla luce di tali intrecci, l’Agenzia delle Entrate ha tracciato la road map per quei contribuenti che hanno operato all’interno di tale periodo transitorio, tenendo conto delle nuove disposizioni applicabili a regime alle comunicazioni di opzione presentate a partire dal 26 febbraio 2022.
Prima di addentrarci nei meandri tracciati dall’Amministrazione Finanziaria con riferimento al periodo transitorio, ripercorriamo, brevemente, la disciplina attualmente in vigore (valida dal 26 febbraio 2022):
Ora, non essendo stata modificata la norma che disciplinava il comportamento da adottare durante il periodo transitorio, si sono venute a creare tre possibili casistiche da regolamentare:
Considerato che a regime sappiamo quali sono le procedure da adottare, concentriamoci su quelle riguardanti le altre casistiche, riportando di seguito lo schema proposto dall’Agenzia delle Entrate che, al fine di rendere equo il trattamento riservato ai contribuenti ante e post 26 febbraio 2022, ha fornito soluzioni che potremmo definire vantaggiose:
