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In base al disposto dell’articolo 13, comma 14-ter del D.L. n. 201 del 6 dicembre 2011, entro il 30 novembre 2012 i fabbricati rurali (strumentali all’attività di coltivazione o adibiti ad abitazione dell’imprenditore agricolo), iscritti al Catasto terreni, dovevano essere dichiarati al Catasto edilizio urbano con le modalità stabilite dalla procedura DOCFA.
I controlli dell’Agenzia si sono avviati nell’anno 2016, tuttavia, a seguito degli eventi sismici avvenuti nel Centro Italia nel periodo compreso tra il 24 agosto 2016 e il 18 gennaio 2017, è stata esclusa tale attività di accertamento nei confronti dei soggetti ricadenti nei centoquaranta Comuni interessati dal sisma e, secondo il quadro normativo attualmente vigente, il potere di accertamento dell’Amministrazione Finanziaria nei confronti dei fabbricati rurali per i quali ancora non sussiste la dichiarazione aggiornata, decade il prossimo 31 dicembre 2022.
A fronte di tutto ciò, in una Nota diramata dalla Direzione Regionale delle Entrate delle Marche è stato precisato che, a partire da febbraio 2022, ha preso avvio una trasmissione automatizzata di avvisi bonari indirizzata ai titolari dei fabbricati rurali che insistono sui territori colpiti dal sisma, grazie alla quale li si mette a conoscenza della propria situazione al fine di indurli all’adozione di comportamenti virtuosi che consentano loro di sfruttare le disposizioni più favorevoli previste in materia di ravvedimento operoso (quindi sanzioni ridotte).
I Comuni interessati si trovano nelle Regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, inoltre l’eventuale inadempimento degli obblighi di dichiarazione degli immobili e delle variazioni di consistenza o di destinazione dei medesimi, oltre a fare scattare l’irrogazione di sanzioni amministrative alquanto consistenti (da un minimo di 1.032 euro ad un massimo di 8.264 euro), potrebbe anche compromettere l’iter per la richiesta di contributi per la ricostruzione post sisma.
Infine, precisiamo che, in base alla sopracitata Nota, la regolarizzazione dei fabbricati rurali, ricadenti nelle zone interessate dal sisma, attraverso la presentazione degli atti di aggiornamento catastale avvalendosi del ravvedimento operoso, dovrà avvenire prima della notifica ai soggetti intestatari degli stessi dell'atto di contestazione, prevista entro il prossimo mese di giugno.