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Con la Risposta ad Interpello n. 279 del 19 maggio 2022, l’Agenzia delle Entrate conferma la possibilità per il contribuente di effettuare la scelta alternativa tra l’utilizzo diretto della detrazione in dichiarazione o l’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito a cui fare corrispondere adempimenti comunicativi per ciascun singolo intervento eseguito.
In pratica, la fattispecie esaminata dall’Agenzia delle Entrate veniva così rappresentata dall’istante: realizzazione di quattro distinti interventi classificati, in base alle disposizioni del Decreto Rilancio, come un intervento trainante (sostituzione caldaia a condensazione) e tre interventi trainati (pannelli fotovoltaici, sistema d’accumulo e colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici).
La richiesta del contribuente riguardava la possibilità di procedere all’esercizio della cessione del credito per il solo intervento trainante operando, invece, tramite l’utilizzo diretto della detrazione in dichiarazione dei redditi, per i restanti tre interventi trainati.
Come d’abitudine, l’Amministrazione Finanziaria, prima di fornire la risposta allo specifico quesito trasmesso, traccia l’inquadramento normativo in cui si colloca il problema da esaminare, richiamando le disposizioni in base alle quali l’art. 121 del D.L. n. 34/2020 consente ai contribuenti di effettuare scelte alternative all’utilizzo diretto della detrazione d’imposta spettante.
Ci riferiamo alla possibilità di:
Viene ricordato, inoltre, che a fronte dell’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o per la cessione del credito, il contribuente, avvalendosi dell’operato di professionisti abilitati, devono trasmettere una specifica Comunicazione all’Agenzia delle Entrate attestante la scelta effettuata e l’identificazione degli interventi portati a compimento.
La stessa Circolare n. 30/E del 22 dicembre 2020 ha chiarito che, nel caso in cui sul medesimo immobile siano effettuati più interventi agevolabili, il limite massimo di spesa ammesso alla detrazione è costituito dalla somma degli importi previsti per ciascuno degli interventi realizzati, tuttavia, è necessario che i relativi costi siano contabilizzati distintamente, non essendo possibile fruire per le stesse spese di più agevolazioni.
Ai fini comunicativi, le istruzioni alla compilazione del modulo precisano che nel campo “Tipologia intervento”, il contribuente deve riportare il codice identificativo dell’intervento per il quale si effettua la trasmissione, attestando, di conseguenza, la quota di credito cedibile calcolata sul totale delle spese sostenute nell’anno per ciascun intervento identificato dal rispettivo codice.
Da quanto sopra si evince che la maxi detrazione sarà la risultante della somma delle detrazioni spettanti per ogni singolo intervento effettuato e, ad ognuno di questi, sarà abbinato un codice identificativo che ne legittimerà l’autonomia funzionale.
Pertanto, le strade da percorre lasciate alla scelta del contribuente saranno alquanto libere e riassumibili come di seguito:

Viene, infine, precisato che la soluzione più sopra prospettata resta valida anche nel caso in cui uno stesso fornitore partecipi alla realizzazione di più interventi distinti per i quali la discriminante operante ai fini comunicativi continuerà ad essere il codice identificativo.