Articoli
Tutti gli aggiornamenti, gli approfondimenti e i casi pratici analizzati e realizzati dai nostri esperti in materia agricola, fiscale, economica e del lavoro.
Considerato l’avvicinarsi del termine ultimo per il versamento dell’acconto IMU 2022 (16 giugno 2022), riteniamo opportuno ricordare che, a partire dall’anno in corso, i coniugi che risiedono in Comuni diversi hanno facoltà di scegliere (utilizzando criteri logici) l’abitazione principale da escludere dalla tassazione.
A definire il modus operandi nei casi di doppie abitazioni situate in Comuni diversi, risolvendo la diatriba sorta tra l’orientamento della Cassazione ed il Legislatore fiscale, è intervenuto l’art. 5-decies del D.L n. 146/2021 che, modificando la norma principale (art. 1, comma 741, lett. b) della Legge 27 dicembre 2019, n. 160), ha consentito al nucleo familiare di scegliere l’immobile sul quale applicare l’esenzione IMU prevista per l’abitazione principale.
In pratica, è stata data risoluzione all’annoso problema generato in capo alla coppia di coniugi che, per proprie esigenze personali, richiedevano la residenza in abitazioni situate in Comuni diversi, sostenendo che ognuna di queste potesse dare luogo all’esonero dal tributo locale.
Dalla più rigorosa impostazione fornita dalla Corte di Cassazione, la quale intendeva disconoscere l’esonero tributario in capo ad entrambe le abitazioni, si è approdati alla più mite soluzione che consente ai contribuenti di effettuare una scelta tra le due residenze, pur sempre considerando le reali circostanze di vita poste in essere dal nucleo familiare.
Questo significa che non risulterà possibile orientare la scelta dell’immobile da esonerare dall’IMU considerando esclusivamente il vantaggio economico che ne deriva, bensì si dovrà tenere conto della situazione oggettiva in cui la famiglia (figli compresi) ha scelto di vivere abitualmente.
La norma istitutrice dell’onere tributario, infatti, continua a riferirsi alla dimora abituale ed alla residenza anagrafica legittimando, di fatto, il concetto che tende ad evitare il dilagare di comportamenti distorsivi che vedono crescere le residenze fittizie in Comuni a vocazione turistica.
Ricordiamo che la nuova opportunità offerta dal legislatore comporta l’obbligo, in capo al soggetto passivo, di presentare la dichiarazione IMU considerato che il Comune prescelto dalla coppia non è in grado di verificare il corretto adempimento dell’obbligazione tributaria.
A tal proposito, nella compilazione del modello dichiarativo, il contribuente dovrà barrare il campo 15 riguardante l’esenzione, riportando nello spazio riservato alle “annotazioni” la seguente dicitura: “Abitazione principale scelta dal nucleo familiare ex articolo 1, comma 741, lettera b) della Legge n. 160/2019”.
Anche se per l’anno in corso le disposizioni prevedono l’obbligo di uniformarsi a quanto più sopra esplicitato, la questione legata alla doppia abitazione risulta ancora al vaglio della Corte Costituzionale che, ponendo alcuni dubbi pregiudiziali sull’orientamento adottato, potrebbe modificare lo scenario che si andrà a profilare per il prossimo futuro.
|
Vuoi approfondire l'argomento trattato nella circolare? Consulta la sezione dedicata "Speciale Redditi 2022"
|