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Il Decreto Semplificazioni, approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 15 giugno, prevede, tra l’altro, un nuovo termine di presentazione della Dichiarazione IMU. È stata poi annunciata l’imminente pubblicazione di un apposito Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze di approvazione del nuovo modello di Dichiarazione IMU.
Il Decreto Semplificazioni prevede poi il differimento dal 30 giugno al 30 settembre del termine di presentazione della dichiarazione dell’imposta di soggiorno.
Come sopra anticipato, il Consiglio dei Ministri tenutosi lo scorso 15 giugno 2022 ha approvato il Decreto Semplificazioni recante, tra l’altro, la modifica del termine di presentazione della Dichiarazione IMU.
In particolare, con la modifica dell’art. 1, comma 769, Legge n. 160/2019, c.d. Legge di Bilancio 2020, il termine di presentazione della Dichiarazione IMU passa dal 30 giugno al 31 dicembre dell’anno successivo a quello di riferimento.
La dichiarazione, si ricorda, deve essere presentata qualora siano intervenute variazioni dei dati e degli elementi che influiscono sul calcolo dell’imposta dovuta.
La Legge di Bilancio 2020 ha previsto la pubblicazione di un nuovo modello di Dichiarazione IMU e delle relative istruzioni e, come recentemente annunciato da Assosoftware, il Ministero dell’Economia e delle Finanze sarebbe finalmente in procinto di emanare il relativo Decreto di approvazione.
Tra le tante novità che troveranno spazio nel nuovo modello, assume particolare rilievo il nuovo regime di esenzione IMU delle abitazioni principali possedute da coniugi residenti in due diversi Comuni. A seguito delle modifiche apportate dall’art. 5-decies, D.L. n. 146/2021, c.d. Decreto Fiscale, infatti, qualora il nucleo familiare abbia la dimora abituale e la residenza in immobili diversi, ubicati nello stesso Comune o in Comuni diversi, l’esenzione IMU accordata all’abitazione principale e alle relative pertinenze è applicabile ad un solo immobile, liberamente scelto dai componenti del nucleo familiare.
Nel nuovo modello dovrà dunque trovare spazio l’indicazione dell’immobile, scelto dal nucleo familiare, sul quale applicare l’esenzione IMU accordata all’abitazione principale. In ogni caso, l’indicazione dell’abitazione principale dovrà essere effettuata nell’ambito del modello IMU 2023 relativo al 2022 (la disposizione introdotta dal Decreto Fiscale è, infatti, applicabile solo dal corrente anno). Sul punto si evidenzia che si è ancora in attesa della decisione della Corte Costituzionale circa i possibili profili di elusività ed iniquità recati dalla norma (in relazione al criterio della libera scelta dell’immobile agevolabile).
I campi del nuovo modello accolgono poi le indicazioni della Corte di Cassazione circa la decorrenza del possesso degli immobili in locazione finanziaria, fissata ora dalla data di stipula del contratto di leasing (e non più dalla data del verbale di consegna), nonché il campo ove indicare le esenzioni IMU fruite per effetto dell’emergenza pandemica (nuovo campo 21, “Esenzione quadro temporaneo aiuti di Stato”).
Il nuovo modello potrà continuare ad essere presentato sia in forma cartacea che digitale (è prevista l’introduzione del riquadro per l’assunzione, da parte degli intermediari, dell’impegno alla presentazione telematica). È poi introdotta la distinzione tra Dichiarazione IMU “nuova” o “sostitutiva”, da presentare qualora sia necessario integrare o rettificare dati già dichiarati. Da ultimo, è prevista la possibilità di presentare una dichiarazione tardiva, rispettando il calendario previsto per il ravvedimento operoso.
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