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Con la Circolare n. 21/E del 20 giugno 2022, l’Agenzia delle Entrate, in linea con i suoi indirizzi di politica fiscale avviati già negli anni passati, ha tracciato la strategia che intende porre in essere, nell’anno in corso, al fine di raggiungere i suoi scopi principali che riguardano:
Nella redazione di tale documento sono stati presi in considerazione quegli aspetti che maggiormente caratterizzano il rapporto Fisco/contribuente, ponendo particolare attenzione anche al periodo storico che stiamo attraversando che, come noto, risulta essere fortemente influenzato dagli accadimenti di carattere sanitario.
Con lo scopo di rendere maggiormente efficace l’attività di controllo e prevenzione delle possibili frodi fiscali, sarà implementata la collaborazione con la Guardia di Finanza, istituendo appositi tavoli di lavoro congiunti, tesi a risolvere problematiche trasversali mettendo a fattor comune l’utilizzo di banche dati appositamente predisposte.
L’intento è quello di individuare quelle situazioni a maggior rischio di evasione analizzando, attraverso l’utilizzo degli strumenti digitali attualmente a disposizione, quelle situazioni dalle quali emergono elementi di non conformità tra volume di affari dichiarato e contesto territoriale nel quale l’attività economica viene esercitata.
Numerosi sono gli indicatori di rischio che saranno analizzati e questi potranno riguardare l’esposizione di crediti IVA anomali rispetto ai dati economici evidenziati, l’effettuazione di acquisti da soggetti che operano in settori non coerenti con l’attività del contribuente, la bassa redditività a fronte di ricavi in crescita e quant’altro possa suscitare attenzione da parte degli organi di controllo.
Particolare meticolosità di analisi sarà riservata alle compensazioni dei crediti d’imposta derivanti dagli incentivi fiscali introdotti durante il periodo pandemico, nonché alle frodi attuate attraverso l’utilizzo illegittimo delle agevolazioni messe a disposizione degli operatori economici per le ristrutturazioni legate al mondo dell’edilizia.
In un tale contesto, pur perseguendo l’obiettivo di incrementare i controlli, sarà agevolata l’azione di promozione all’adempimento spontaneo, attraverso l’intensificazione dell’invio di lettere di compliance che invitino il contribuente a mettersi in regola segnalandogli, in via bonaria, possibili anomalie dovute ad errori o dimenticanze tempestivamente sanabili.
Lo stesso documento di prassi pone l’accento sulla possibilità di ricorrere allo strumento del ravvedimento da parte del contribuente il quale, a seguito dei controlli effettuati sugli ISA, potrà autonomamente regolarizzare le anomalie riscontrate beneficiando della riduzione sanzionatoria accordata.
La mancata attivazione, da parte del contribuente, finalizzata alla rimozione dell’anomalia riscontrata, implicherà la prosecuzione dell’attività di controllo dell’Amministrazione Finanziaria che, in tale modo, sancisce un principio a cui intende attenersi: se non c’è risposta aumenta il rischio di controllo fiscale.
A tale fine sarà concesso ulteriore spazio al dialogo Fisco/contribuente, con l’intento di velocizzare le fasi istruttorie degli Uffici, assicurando il ricorso generalizzato al contradditorio preventivo e privilegiando l’utilizzo di strumenti digitali che minimizzino l’impatto sulle attività esercitate dai soggetti controllati.
Il “Servizio di assistenza multicanale” (SAM) che si occupa di fornire consulenza su:
sarà ulteriormente perfezionato, valorizzando la professionalità dei consulenti messi a disposizione dei contribuenti i quali potranno utilizzare canali di assistenza maggiormente potenziati (telefonico, webmail, Civis, ecc.).
Saranno mantenuti i servizi agili tramite i quali il cittadino potrà chiedere e ricevere assistenza dall’Agenzia delle Entrate, pur garantendo la possibilità di accedere ai servizi meno tecnologici a coloro che risultano meno avvezzi all’utilizzo degli strumenti informatici.
Tuttavia, la linea operativa tracciata dall’Agenzia delle Entrate è quella di portare il modello di assistenza al contribuente verso la digitalizzazione dei contatti, offrendo nuovi servizi online che riducano progressivamente l’esigenza del cittadino di recarsi fisicamente presso gli Uffici statali.
Accesso programmato in orario concordato, servizio di video call per dialogare con l’esperto dell’Agenzia delle Entrate direttamente dal proprio cellulare, tablet o PC, sono strumenti che operano nella direzione citata e consentono di migliorare i tempi di risposta a vantaggio del contribuente.
Per meglio gestire, inoltre, l’appuntamento con l’Ufficio, è stata introdotta la procedura di pre chiamata che consente di essere contattati dall’Ufficio qualche giorno prima dell’appuntamento prenotato per verificare se, acquisiti ulteriori elementi in merito alla richiesta di chiarimenti, sia possibile risolvere il problema evitando lo spostamento da parte del contribuente.
Viene, inoltre, ulteriormente raccomandato l’invio di documenti o di istanze in modalità telematica, utilizzando, se non presente un preconfezionato servizio digitale, lo strumento presente sul portale alla sezione “Consegna documenti e istanze”.
Anche le procedure di rimborso seguiranno le modalità digitali, limitando quanto più possibile gli spostamenti dei contribuenti; pertanto, continueranno ad essere utilizzate le consuete modalità di interlocuzione (posta elettronica, PEC o raccomandata), ma a queste saranno affiancati nuovi canali di colloquio telematici quali ad esempio il già citato servizio web “Consegna documenti e istanze”.
La possibilità di conoscere i “dati fattura integrati”, inoltre, potranno facilitare ed accelerare i tempi dei rimborsi IVA, agevolando l’immissione di liquidità nelle aziende che maggiormente ne risentono l’esigenza.
Con la ripresa dell’attività di notifica degli atti impositivi (sospesi durante il periodo di emergenza sanitaria), l’Agenzia delle Entrate prevede un incremento di nuovi contenziosi e, proprio per ovviare a tale possibile esplosione, gli Uffici sono invitati a proporre ai contribuenti, per i quali la soluzione della controversia si ritiene percorribile, l’adesione agli strumenti deflativi del contenzioso, utilizzando i procedimenti di mediazione e di conciliazione giudiziale messi a disposizione dal nostro ordinamento.