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Al pari di un marchio di fabbrica, il codice identificativo del credito seguirà la storia della detrazione che ha generato sino all’avvenuta compensazione nel Modello F24.
Con l’aggiornamento del “Manuale per l’utilizzo della Piattaforma cessione crediti”, l’Agenzia delle Entrate ha fornito informazioni operative sulle procedure da adottare per il trasferimento dei crediti, tenendo nella dovuta considerazione tutti gli sviluppi normativi che si sono succeduti negli ultimi tempi.
Come noto, a partire dalle Comunicazioni per l’esercizio dell’opzione per lo sconto in fattura o la cessione del credito trasmesse all’Agenzia delle Entrate dal 1° maggio 2022, è stato istituito un nuovo codice identificativo unico, che garantisce la tracciabilità del credito originario potendo ricostruirne i movimenti e risalendo alla detrazione dalla quale deriva.
Una volta trasmessa la Comunicazione dell’opzione, avvenuto il primo caricamento sulla Piattaforma elettronica all’uopo istituita delle rate in cui è ripartita la detrazione, viene attribuita ad ognuna di queste un codice identificativo unico, costituito da trenta caratteri che permettono agli eventuali interessati di risalire alla detrazione corrispondente, al titolare della stessa nonché alla rata annuale che la contraddistingue.
I primi diciassette caratteri riguardano il protocollo, i successivi sette caratteri si riferiscono al progressivo della comunicazione dell’opzione (prima cessione o sconto) da cui deriva il credito e gli ultimi sei caratteri, con un ulteriore progressivo, permetteranno di distinguere, all’interno di ciascuna comunicazione, le varie rate e i relativi titolari originari della detrazione.
Con tale procedura sarà sempre possibile seguire il percorso compiuto dal singolo credito, tenendo sempre presente che per i crediti tracciabili, quindi dotati di codice identificativo unico, (diversamente da quelli non tracciabili) è previsto il divieto di frazionare una parte della rata annuale, pertanto non risulterà possibile specificare l’importo del credito ceduto che risulterà, per definizione, preimpostato con l’importo della rata stessa.
Proprio per tale motivo, il manuale per l’utilizzo della Piattaforma cessione crediti, aggiornato a giugno 2022, afferma che ai fini dell’utilizzo in compensazione tramite Modello F24 dell’importo delle singole rate in cui è suddiviso il credito, il cessionario, dopo aver accettato i crediti, deve anche comunicare la scelta irrevocabile per la fruizione in compensazione.
Ciò in quanto i crediti tracciabili non sono cedibili parzialmente e dunque l’utilizzo in compensazione è alternativo alla cessione per l’importo dell’intera rata annuale in cui il credito viene suddiviso dalla Piattaforma.