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L’installazione nelle unità abitative di sistemi legati alla domotica (building automation) rientra tra gli interventi di riqualificazione energetica che possono dare origine alle agevolazioni previste dall’ecobonus (art. 14 del D.L. n. 63/2013) e dal superbonus. In pratica, si tratta di dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento o produzione di acqua calda o di climatizzazione delle unità abitative, volti ad aumentare la consapevolezza dei consumi energetici da parte degli utenti e a garantire un funzionamento efficiente degli impianti.
La loro funzione permette di:
L’acquisto di tali dispositivi rende agevolabili la fornitura e la posa in opera di tutte le apparecchiature elettriche, elettroniche e meccaniche, nonché le opere elettriche e murarie necessarie all’installazione e la messa in funzione a regola d’arte degli stessi.
Inoltre, sono agevolabili anche le spese sostenute per le prestazioni professionali (produzione della documentazione tecnica necessaria, direzione dei lavori, ecc.), mentre non vengono ricomprese le spese sostenute per l’acquisto di dispositivi che permettono di interagire da remoto con le predette apparecchiature, quali telefoni cellulari, tablet e personal computer o dispositivi similari comunque denominati.
Gli interventi in commento, richiamati anche dalla lett. f) dell’art. 2, comma 1, D.M. 6 agosto 2020, c.d. Decreto Requisiti, legittimano la detrazione fiscale anche se sono effettuati successivamente o in assenza di altri interventi di riqualificazione energetica e non richiedono la presenza dell’attestazione di prestazione energetica (APE).
Esiste un limite alla detrazione spettante, infatti, nella tabella 1 dell’allegato B al D.M. 6 agosto 2020, è stabilito che per l’acquisto e l’installazione di sistemi di building automation, così come definiti dall’art. 1, comma 88, Legge n. 208/2015, la detrazione massima spettante è pari a 15.000 euro per unità immobiliare e, in base ai successivi interventi di prassi, tale limite decorre per gli interventi posti in essere successivamente al 6 ottobre 2020 (Circolare n. 28/E del 25 luglio 2022).
Si legge a pagina 116 della citata Circolare n. 28/E/2022 che esiste una data spartiacque per l’applicazione della detrazione massima, infatti, per gli interventi con data di inizio di lavori fino al 5 ottobre 2020 non sussiste un limite massimo di detrazione ammissibile, mentre per gli interventi con data di inizio dei lavori a partire dal 6 ottobre 2020, spetterà sulle spese sostenute una detrazione massima di 15.000 euro.
Ciò significa che nel caso si applichi la detrazione del 65%, la spesa consentita per ottenere il massimo beneficio risulterebbe essere pari a 23.077 euro, mentre qualora la detrazione applicabile fosse il 110%, la corrispondente spesa che massimizza il vantaggio fiscale si fermerebbe a 13.636,36 euro.
Unica nota distonica la troviamo nella non corrispondenza con quanto espresso nei documenti di prassi e quanto contenuto nella tabella allegata al D.M. 6 agosto 2020, in quanto l’Agenzia delle Entrate, nei chiarimenti forniti nelle sue circolari (da ultimo cfr. la n. 28/E/2022), ha precisato che: “l’installazione dei dispositivi multimediali, se effettuata in concomitanza con un altro intervento di riqualificazione energetica agevolabile (ad esempio, contestualmente alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione o con pompe di calore ad alta efficienza ovvero all’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda), è da ritenersi connessa a tale intervento e la relativa spesa concorre al limite massimo di detrazione per esso spettante”.
Così dicendo, la detrazione in commento, al ricorrere di determinate condizioni (installazione concomitante ad altro intervento), dovrebbe subire un cambiamento in quanto l’intervento di inserimento della domotica acquisisce il requisito della connessione, tuttavia, una tale previsione non è contemplata nella tabella 1 dell’allegato B al D.M. 6 agosto 2020, che non ricomprende gli interventi di building automation nei limiti massimi previsti per gli altri interventi, lasciando, di fatto, scoperta una zona che lascia lo spazio a difformi interpretazioni.