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Con una Nota diffusa lo scorso 9 dicembre, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha annunciato che nella Legge di Bilancio 2023, troverà spazio anche la proroga, a tutto il 2023, del credito d’imposta riconosciuto alle imprese che effettuano investimenti nel Mezzogiorno. L’agevolazione non ha infatti trovato spazio nell’attuale versione del D.D.L. Bilancio 2023, suscitando l’allarme delle associazioni imprenditoriali.
L’art. 1, commi da 98 a 108, Legge n. 208/2015, si ricorda, riconosce un credito d’imposta alle imprese che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi, destinati a strutture produttive ubicate nelle Regioni Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo.
A seguito della proroga disposta dall’art. 1, comma 171, Legge n. 178/2020, il Bonus opera in relazione agli investimenti effettuati sino al 31 dicembre 2022. Il D.D.L. Bilancio 2023, a sorpresa, non prevede alcuna proroga della misura.
Con Nota del 9 dicembre 2022, la Presidenza del Consiglio dei Ministri ha quindi annunciato l’introduzione di alcuni emendamenti volti a promuovere, anche nel 2023, gli investimenti nei territori del Mezzogiorno d’Italia. È stata, inoltre, annunciata la proroga del credito d’imposta maggiorato per gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo in favore delle imprese localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno.
Relativamente a quest’ultima agevolazione, si ricorda che, al fine di incentivare l’avanzamento tecnologico dei processi produttivi e gli investimenti in attività di ricerca e sviluppo, ricomprendendovi i progetti di ricerca e sviluppo in materia di COVID-19, direttamente afferenti a strutture produttive ubicate nelle Regioni del Mezzogiorno, il credito d’imposta è riconosciuto, attualmente (solo) fino al 31 dicembre 2022, nelle seguenti misure:
Da ultimo, si evidenzia che la Nota della Presidenza del Consiglio dei Ministri prevede, anche per l’anno 2023, il riconoscimento del credito d’imposta sulle spese relative all’installazione e messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle Regioni Campania, Molise, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia.