Con un Comunicato stampa diffuso lo scorso 28 gennaio, il Ministero del Turismo ha annunciato la prossima apertura dello sportello per accedere ai finanziamenti del Fondo Rotativo delle Imprese Turistiche (FRI-Tur) di cui all’art. 3, D.L. n. 152/2021. Le istanze, in particolare, potranno essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 1° marzo 2023 e fino alle ore 12:00 del 31 marzo 2023. La documentazione necessaria può essere già scaricata dal sito Internet di Invitalia.
Evoluzione normativa
Al fine di riqualificare e valorizzare le imprese turistiche, finanziando programmi di investimento in transizione energetica, sostenibilità ambientale e innovazione digitale d’importo compreso tra 500.000 e 10 milioni di euro, è stata prevista la concessione di finanziamenti agevolati a valere sul fondo rotativo per il sostegno alle imprese e agli investimenti in ricerca, in linea con le finalità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Il totale delle risorse attribuite all’agevolazione ammonta a complessivi 1,38 miliardi di euro.
L’agevolazione si sostanzia in un contributo in conto capitale, concesso alle imprese beneficiarie dal Ministero del Turismo, cui si aggiungono finanziamenti agevolati, concessi da Cassa Depositi e Prestiti in affiancamento a prestiti di pari importo e durata (di durata compresa tra quattro e quindici anni) erogati dal settore bancario a condizioni di mercato.
Al finanziamento agevolato deve essere infatti abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato, erogato da una banca finanziatrice che aderisce alla convenzione siglata il 29 agosto 2022 dal Ministero del Turismo, dall’ABI e da Cassa Depositi e Prestiti.
Ai fini dell'accesso al finanziamento, le imprese devono aver ricevuto una positiva valutazione del merito di credito da parte della banca finanziatrice in relazione all’importo del finanziamento richiesto e devono allegare alla domanda di incentivo l’attestazione di conferma della delibera di finanziamento bancario.
L’agevolazione è destinata a:
- alberghi;
- agriturismi;
- strutture ricettive all’aria aperta;
- imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale;
- stabilimenti balneari;
- complessi termali;
- porti turistici;
- parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici.
I programmi di spesa ammissibili alle agevolazioni devono riguardare i seguenti interventi:
- riqualificazione energetica;
- riqualificazione antisismica;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri;
- realizzazione di piscine termali (solo per gli stabilimenti termali);
- digitalizzazione;
- acquisto o rinnovo di arredi.
I programmi di spesa devono essere d’importo non inferiore a 500.000 euro e non superiore a 10 milioni di euro.
I progetti devono essere realizzati entro il 31 dicembre 2025 ed essere conformi alla normativa ambientale nazionale ed europea e agli orientamenti tecnici sull’applicazione del principio DNSH (Do No Significant Harm) di non arrecare alcun danno significativo all’ambiente.
Il 50% delle risorse è destinato agli interventi di riqualificazione energetica, mentre il 40% delle risorse stanziate per il contributo diretto alla spesa è destinato alle imprese con sede in una delle seguenti Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Gli incentivi (finanziamento agevolato più contributo diretto alla spesa) sono riconosciuti nel rispetto dei limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER).
Presentazione della domanda
Come sopra anticipato, la domanda di accesso all’agevolazione può essere presentata dalle ore 12.00 del 1° marzo 2023, fino alle ore 12.00 del 31 marzo 2023 (dal 30 gennaio è comunque possibile collegarsi alla piattaforma elettronica di Invitalia per scaricare la documentazione necessaria).
Per la trasmissione della domanda occorre essere in possesso di un’identità digitale (SPID, CNS, CIE) e disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC).
La domanda deve contenere la documentazione di cui all’art. 9, comma 5, dell’Avviso pubblico n. 0010135/22 del 5 agosto 2022 (scheda tecnica del Programma di investimento, piano progettuale, asseverazione di stima dei costi, attestazioni della banca finanziatrice, ecc.) ed è esaminata da Invitalia secondo l’ordine cronologico di presentazione.
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