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La Legge di conversione del D.L. n. 198/2022, noto come Decreto Milleproroghe, ha introdotto importanti novità in merito ai termini per l'effettuazione degli investimenti in beni strumentali materiali Industria 4.0. Sorprendentemente, questa legge ha esteso le proroghe anche ai beni "generici", materiali ed immateriali.
L'art. 1, comma 1057, della Legge n. 178/2020 aveva precedentemente disciplinato il credito d'imposta per gli investimenti in beni strumentali materiali Industria 4.0. Per gli investimenti effettuati nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2022, o entro il 30 giugno 2023, con l'ordine accettato e il pagamento di acconti pari almeno al 20% entro il 31 dicembre 2022, il credito d'imposta era così strutturato:
Il comma 1057-bis dello stesso articolo ha poi stabilito che, a partire dal 1° gennaio 2023, le agevolazioni si riducono nei seguenti termini:
La catena globale di approvvigionamento di materie prime ha recentemente affrontato sfide significative. In risposta a queste difficoltà, l'art. 1, comma 423, della Legge n. 197/2022 (Legge di Bilancio 2023) ha prorogato i termini per completare gli investimenti in beni materiali Industria 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022 dal 30 giugno al 30 settembre 2023.
Con la conversione del Decreto Milleproroghe, è stata accordata un'ulteriore proroga ai termini per completare gli investimenti prenotati nel 2022. In particolare, per gli investimenti in beni materiali Industria 4.0 prenotati entro il 31 dicembre 2022, con ordine di acquisto perfezionato e acconto del 20% versato, la consegna può avvenire entro il nuovo termine del 30 novembre 2023.
Per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali Industria 4.0, non è stata accordata alcuna proroga. Le misure previste dal comma 1058 dell'art. 1, Legge n. 178/2020, continuano ad applicarsi per gli investimenti fino a 1 milione di euro e con la seguente intensità:
La vera sorpresa di questo provvedimento legislativo è stata l'estensione della proroga al 30 novembre 2023 anche per gli investimenti in beni materiali e immateriali "generici". Questi investimenti rientrano nell'ambito del comma 1055 dell'art. 1, Legge n. 178/2020, e comprendono anche gli esercenti arti e professioni (contribuenti forfettari).
Investimenti effettuati nel 2022 o prenotati entro il 30 novembre 2023:
Da notare che, a partire dal 1° gennaio 2023, non è previsto alcun riconoscimento di credito d'imposta per gli investimenti in beni materiali ed immateriali "generici". In conclusione, le aziende italiane hanno a disposizione ulteriori opportunità per sfruttare agevolazioni fiscali per gli investimenti, ma è fondamentale rispettare i nuovi termini stabiliti dalla Legge di conversione del Decreto Milleproroghe.