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Nel corso degli ultimi anni la filiera italiana della birra ha subito un significativo aumento dei costi, cagionato, oltre che dall’esplosione dei costi energetici, anche dalle difficoltà nell’approvvigionamento delle materie prime (nel solo 2022 i cambiamenti climatici hanno ridotto la raccolta dell’orzo per il malto di oltre un terzo).
Al fine di sostenere tale settore economico, che oggi vale ben 9,5 miliardi di euro, l’art. 1, comma 986, Legge n. 234/2021, c.d. Legge di Bilancio 2022, ha accordato, pur limitatamente al periodo d’imposta 2022, una riduzione dell’aliquota di accisa a favore della birra prodotta da birrifici di piccole dimensioni.
La Legge n. 14/2023, di conversione, con modificazioni, del D.L. n. 198/2022, c.d. Decreto Milleproroghe, prevede ora la proroga a tutto il 2023 dell’aliquota di accisa ridotta per la birra prodotta dai micro e dai piccoli birrifici.
A favore dei micro birrifici artigianali, con produzione annua non superiore a 10.000 ettolitri, è prevista, in particolare, l’applicazione dell’aliquota ridotta del 50%. Ai piccoli birrifici, invece, la riduzione dell’aliquota è pari al:
È poi prevista una riduzione d’accisa da 2,99 a 2,97 euro per ettolitro e per grado plato per tutto il 2023, con il ritorno all’accisa ordinaria dal 1° gennaio 2024.
Ai fini della fruizione dell’accisa ridotta, è richiesta la presentazione all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di una comunicazione a mezzo posta elettronica certificata (PEC), contenente gli estremi della licenza fiscale e il volume stimato di produzione di birra nell’anno 2023.
Tale comunicazione dovrà essere trasmessa entro 60 giorni dal 27 febbraio 2023, data di pubblicazione della Legge n. 14/2023 in Gazzetta Ufficiale.
Al fine di ottenere il rimborso della maggiore accisa versata sui quantitativi di birra immessi in consumo nel periodo intercorrente tra il 1° gennaio e il 28 febbraio 2023, data di entrata in vigore della legge di conversione del Decreto Millleproghe, è richiesta la presentazione, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, di un’apposita istanza all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli.
A seguito della presentazione della domanda di rimborso, la maggiore accisa versata potrà essere scomputata dai successivi versamenti dell’imposta dovuta.