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- eliminato il regime iva di esonero
- tassate a bilancio attività agrituristiche e connesse
- pagheranno gli impianti fotovoltaici
- a rischio esenzione IMU su immobili rurali
Il decreto che oggi sarà approvato in Consiglio dei Ministri contiene tagli alle agevolazioni anche per il settore agricolo.
Il primo è la cancellazione dell'esonero Iva per i contribuenti minimi cioè per quelle aziende agricole marginali con un fatturato inferiore a 7mila euro già colpiti dall’obbligo di presentazione dello spesometro.
Dunque anche le microimprese saranno obbligate alla contabilità Iva al pari delle altre con l’obiettivo di ridurre le partite iva inattive e rafforzare la lotta all’evasione fiscale.
Inoltre, sarà tassato il reddito forfetario del 25% per l'attività di produzione di energia da fonti rinnovabili attualmente considerato 'agrario'.
Tassate a bilancio anche le attività agrituristiche e le prestazioni di servizio attualmente tassate forfettariamente sul 25% dei ricavi.
Previste anche limitazioni dell'esenzione Imu per i terreni agricoli ubicati in aree montane e svantaggiate.
Da queste rimodulazioni il Governo intende incassare 350 milioni di euro.
Subiranno una ulteriore rivalutazione i redditi agrari e dominicali.
Infatti, a partire dal periodo d'imposta 2015, l'aggravio sarà pari al 10% per i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, mentre per i non professionisti sarà del 30%.
E’ prevista anche la riduzione dell’IRAP dal 1,9 % al 1,7 % e la costituzione di un fondo per la competitività delle imprese agricole e agroalimentari.