L’art. 1, comma 131, D.L. n. 178/2020, ha previsto una misura agevolativa per il settore agricolo. Per i periodi d’imposta dal 2021 al 2023, è stata infatti disposta la concessione di un credito d’imposta a favore delle reti di imprese agricole e agroalimentari, costituite in forma di cooperativa o riunite in consorzi o aderenti ai disciplinari delle “strade del vino” (art. 2, comma 1, lett. a), Legge n. 268/1999).
Tale misura è volta a supportare le reti di imprese agricole e agroalimentari che intendono effettuare degli investimenti per la realizzazione o l’ampliamento di infrastrutture informatiche finalizzate al potenziamento del commercio elettronico. Le risorse stanziate per tale misura sono pari a 5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2021, 2022 e 2023.
Sulle spese effettivamente sostenute destinate al potenziamento del commercio elettronico, risultanti da un’apposita attestazione rilasciata dal Presidente del Collegio sindacale, da un Revisore Legale iscritto nel Registro dei Revisori Legali o da un Professionista iscritto nell’Albo dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili o nell’Albo dei Periti Commerciali, ovvero dal Responsabile del Centro di Assistenza Fiscale, spetta un credito d’imposta in misura pari al 40% delle spese ammissibili, con limite massimo pari:
- a 50.000 euro per le piccole e medie imprese operanti nella produzione primaria di prodotti agricoli e per le piccole e medie imprese agroalimentari;
- a 25.000 euro per le grandi imprese che operano nel settore della produzione primaria di prodotti agricoli.
Con Provvedimento 20 maggio 2022. prot. n. 174713/2022, l’Agenzia delle Entrate ha definito i criteri e le modalità di applicazione e fruizione del credito d’imposta.
Ai fini del rispetto del limite di spesa previsto, pari a complessivi 5 milioni di euro per il 2022, l’Agenzia delle Entrate ha stabilito che l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile sia pari al bonus richiesto, moltiplicato per la percentuale fissata da un apposito provvedimento dell’Agenzia delle Entrate, da emanare entro il 25 marzo 2023.
Con il Provvedimento 24 marzo 2023 dell’Agenzia delle Entrate è stato comunicato che le domande presentate ed ammesse non hanno raggiunto il massimale di spesa e, pertanto, la percentuale di fruizione per gli investimenti 2022 spetta nella misura piena per ciascun beneficiario.
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