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Da quanto emerge dal Disegno di Legge di Bilancio 2024, dal prossimo anno i Coltivatori Diretti e gli IAP pagheranno l’IRPEF sui terreni posseduti.
La Legge di Bilancio 2017 aveva introdotto l’esenzione IRPEF per i redditi dominicali e agrari dei Coltivatori Diretti e degli Imprenditori Agricoli Professionali ci dui all’art. 1 del D.Lgs. 99/2004. Tale esenzione era stata poi prorogata fino al 2023 e, in particolare:
Vista l’assenza di una proroga di tale esenzione per il 2024, dal prossimo anno si tornerà a regime con il pagamento dell’IRPEF sui redditi derivanti dai terreni posseduti e condotti da CD e IAP.
In buona sostanza, dal 2017 al 2023, i terreni posseduti e condotti dai soggetti IAP e CD iscritti alla corrispondente previdenza agricola sono risultati completamente esenti dall’Imposta sui Redditi delle Persone Fisiche; diversamente, per i terreni condotti in affitto da tali soggetti, l’esenzione riguardava esclusivamente il reddito agrario.
Erano esclusi dallo sconto fiscale i redditi dei terreni riconducibili alle società di persone (Snc e Sas) e alle società di capitali, ancorché qualificate IAP e quandanche avessero optato per la tassazione su base catastale, in quanto tali redditi sono qualificati come redditi d’impresa.
Dal 2024 rimarranno quindi applicabili soltanto le agevolazioni previste:
Nel primo caso, l’agevolazione consiste nella non applicabilità della rivalutazione dell’80% per il reddito dominicale e del 70% per il reddito agrario non va applicata nel caso di terreni concessi in affitto per usi agricoli, con durata di almeno cinque anni, a giovani imprenditori che non hanno ancora compiuto i 40 anni e che hanno la qualifica di CD o IAP, anche in forma societaria.
Nel secondo caso, è prevista l’esclusione dell’ulteriore rivalutazione del 30% dei redditi dominicale e agrario per i terreni agricoli, nonché per quelli non coltivati, posseduti e condotti dai CD e dagli IAP iscritti nella previdenza agricola.