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Come già anticipato nella precedente circolare, a fine anno le imprese ed i loro consulenti sono chiamati ad effettuare delle verifiche e delle valutazioni, anche di carattere fiscale, al fine di applicare correttamente la disciplina fiscale e beneficiare legittimamente delle opportunità concesse dalle norme vigenti.
La necessità di innovazione e aggiornamento è una caratteristica delle imprese e delle attività di lavoro autonomo. Si tratta di attività che, sovente, beneficiano di incentivi. Occorre quindi verificare la compatibilità degli obiettivi aziendali con gli incentivi presenti valutando gli impegni che ne derivano ed anche le tempistiche.
Negli ultimi anni si sono intensificati gli incentivi per nuovi investimenti grazie anche agli indirizzi della stessa Unione Europea volti ad abbattere i consumi di energia. Pertanto, gli investimenti innovativi che utilizzano le più moderne tecnologie possono anche contribuire a ridurre gli impatti delle attività economiche sul clima e l’ambiente.
Negli ultimi anni, molte attività economiche hanno colto l’occasione di effettuare investimenti in nuovi beni strumentali (materiali ed immateriali) beneficando del c.d. Credito d’imposta Nuovi Investimenti 4.0.
Tale agevolazione, al fine di poter beneficiare del credito nella misura più elevata, richiede che gli investimenti riguardino beni materiali e/o immateriali aventi particolari requisiti (Allegati A e B Legge 232/2006). Inoltre, dato che l’intensità del credito d’imposta è mutata nel corso degli anni, coerentemente con quanto previsto dalla precedente disciplina dell’iper e super ammortamento, è stato previsto, anche per questa agevolazione, il c.d. “meccanismo della prenotazione”. In sostanza, anche qualora l’investimento sia effettuato oltre il termine dell’esercizio, se alla data del 31 dicembre 2022 l’ordine risulta accettato dal venditore e sia avvenuto il pagamento di acconti in misura almeno pari al 20% del costo di acquisizione, è possibile fruire del credito d’imposta nella misura prevista per gli investimenti effettuati nel 2022. Si riporta nella seguente tabella il dettaglio dei crediti applicabili alle diverse tipologie di investimento.
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Periodo |
Beni materiali |
Beni immateriali |
Beni materiali |
Beni immateriali |
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2022 |
Credito d'imposta 6% |
Credito d'imposta 6% |
Credito d'imposta nella misura del: - 40% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni; - 20% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni; - 10% per investimenti tra 10 e 20 milioni. |
Credito d'imposta: 50%. |
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2023 |
Tali investimenti non sono stati finanziati dal 2023. Tuttavia, per il meccanismo della prenotazione beneficiano del credito d’imposta stabilito per l’anno 2022 gli investimenti effettuati entro il 30/11/2023 |
Credito d'imposta nella misura del: - 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni; - 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni; - 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni. Tuttavia, per gli investimenti prenotati entro il 31/12/2022 ed effettuati entro il 30/11/2023 si applicano le percentuali previste per il 2022 |
Credito d'imposta: 20%. Tuttavia, per gli investimenti prenotati entro il 31/12/2022 ed effettuati entro il 30/06/2023 si applicano le percentuali previste per il 2022 |
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2024 |
Esclusi |
Credito d'imposta nella misura del: - 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni; - 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni; - 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni. Ulteriore 5% per investimenti inclusi nel PNRR diretti alla realizzazione di obiettivi di transizione ecologica da individuare con apposito D.M., tra 10 e 50 milioni di euro. |
Credito d'imposta: 15%. Tuttavia, per gli investimenti prenotati entro il 31/12/2023 ed effettuati entro il 30/06/2024 si applicano le percentuali previste per il 2023 |
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2025 |
Esclusi |
Credito d'imposta nella misura del: - 20% per la quota di investimenti fino a 2,5 milioni; - 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni; - 5% per investimenti tra 10 e 20 milioni. Pe gli investimenti prenotati entro il 31/12/2025 è possibile beneficare del credito d’imposta anche per gli investimenti effettuati entro il 30/06/2026. |
Credito d'imposta: 10%. Tuttavia, per gli investimenti prenotati entro il 31/12/2024 ed effettuati entro il 30/06/2025, si applicano le percentuali previste per il 2024. Pe gli investimenti prenotati entro il 31/12/2025 è possibile beneficare del credito d’imposta anche per gli investimenti effettuati entro il 30/06/2026. |
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Il comma 1062, della Legge 178/2020, prevede che i soggetti che si avvalgono del credito d'imposta siano tenuti a conservare, pena la revoca del beneficio, la documentazione idonea a dimostrare l'effettivo sostenimento e la corretta determinazione dei costi agevolabili. A tal fine, le fatture e gli altri documenti relativi all'acquisizione dei beni agevolati devono contenere l'espresso riferimento alle disposizioni dei commi da 1054 a 1058-ter.
In relazione agli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0, le imprese sono inoltre tenute a produrre una perizia asseverata rilasciata da un ingegnere o da un perito industriale iscritti nei rispettivi albi professionali o un attestato di conformità rilasciato da un ente di certificazione accreditato, da cui risulti:
Relativamente al settore agricolo, la perizia tecnica di cui al precedente periodo può essere rilasciata anche da un dottore agronomo o forestale, da un agrotecnico laureato o da un perito agrario laureato.
Per i beni di costo unitario di acquisizione non superiore a 300.000 euro, in sostituzione della perizia asseverata, è possibile far predisporre una dichiarazione resa dal Legale Rappresentante ai sensi del D.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445.
Inoltre, entro il 30 novembre di ogni anno, con riferimento agli investimenti effettuati l’anno precedente, deve essere trasmessa una comunicazione con i dati relativi al credito d'imposta attraverso un apposito modello (attualmente approvato con Decreto Ministeriale del 6 ottobre 2021). Tale documento, firmato digitalmente dal Legale Rappresentante dell'impresa, prevede l’invio in formato elettronico tramite Posta Elettronica Certificata (PEC) all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Il modulo include sezioni specifiche per i dati riguardanti gli Allegati A e B della Legge n. 232/2016.
Come evidenziato nella tabella precedente, il meccanismo della prenotazione assume importanza per quanto riguarda gli investimenti in beni immateriali. La previsione di un investimento nel primo semestre 2024, se preceduta da un ordine entro il 31 dicembre 2023 con relativo pagamento di un acconto pari almeno al 20% dell’investimento, consente di beneficiare del maggior credito d’imposta fissato per l’anno 2023.
Il credito d'imposta per attività di innovazione tecnologica e design (L. 160/201, art. 1, co 201 e seguenti), riconosciuto ai soggetti “solari” fino al 2023, subirà modifiche significative a partire dal 2024.
In sintesi, le modifiche dal 2024 riguardano una riduzione percentuale del credito d'imposta per innovazione tecnologica e design, con limiti massimi differenziati in base alla natura dell'attività. Nel contempo, il credito d'imposta per attività di ricerca e sviluppo rimane invariato, ma con l'esclusione del beneficio potenziato per le Regioni del Mezzogiorno a partire dal 2024.
La sensibile modifica del credito d’imposta potrebbe imporre delle valutazioni sui progetti che non potranno essere effettuati entro il 2023.