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Nuova sospensiva da parte del Tar del Lazio per quanto riguarda l'efficacia del decreto sull’Imu dei terreni montani, quando ormai è imminente la scadenza del prossimo 26 gennaio per il pagamento da parte dei proprietari che non godranno più dell’esenzione.
Nel frattempo al Ministero dell’Economia si continuano i lavori per poter apportare le modifiche ai parametri contestati dai giudici amministrativi, sebbene vi siano tempi piuttosto ridotti. L’obiettivo che è stato dichiarato è quello di eliminare il criterio dell’altezza al centro del Comune, che è stato utilizzato per definire l’esenzione o meno dei terreni.
Il nuovo criterio prevedrebbe un criterio geografico, legato alla “classificazione sintetica” dell’Istat, che divide i Comuni in “montani”, “parzialmente montani” e “non montani”.
Tale modifica non sembrerebbe comunque soddisfare le richieste politiche, e nemmeno i Giudici del Tar, i quali, oltre al carattere irragionevole del criterio altimetrico al centro del Comune, hanno contestato anche il ritardo delle decisioni, che per i Comuni si sono tramutati in tagli, posteriori rispetto agli impegni di spesa già assunti.