La Legge di Stabilità 2016 prevede la soppressione dell’imposta regionale sulle attività produttive (IRAP) per le attività agricole che rientrano nell'articolo 32 del D.P.R. 917/1986.

Il riferimento normativo per individuare i soggetti esclusi dall’ IRAP è l’art. 32 del TUIR; pertanto l’agevolazione è estendibile a tutte le attività agricole rientranti nel reddito agrario. In sostanza vengono soppresse tutte le norme che nel Dlgs 446/1997 richiamano le attività agricole compresa la previsione della aliquota ridotta del 1,9 per cento. 

L’esenzione dovrebbe comprendere tutti i soggetti che svolgono le attività agricole potenzialmente rientranti nel reddito agrario, come è tuttora per l’applicazione della aliquota ridotta (circolare 141 del 4 giugno 1998).

Quindi, ad esempio, una società per azioni che svolge una attività agricola rientrante solo potenzialmente nel citato articolo 32 (le SPA non possono optare per la determinazione del reddito su base catastale) dovrebbe essere esclusa dall’ IRAP a decorrere dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015.

Continueranno ad applicare l’Irap con la aliquota del 3,9% le attività agricole che non rientrano nel reddito agrario come, ad esempio, le attività di allevamento con terreno insufficiente a coprire i capi allevati. L’applicazione dell’imposta riguarderà solo i capi eccedenti.

Medesime considerazioni riguardano la produzione di energia elettrica da fonte fotovoltaica per la quota di reddito non rientrante nel reddito agrario.

In base al dato letterale della proposta di legge sembrano non comprese nella esclusione da Irap le cooperative agricole che trasformano e cedono prodotti conferiti prevalentemente dai soci che invece attualmente usufruiscono della aliquota Irap ridotta (circolare 141/1998).