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In arrivo mutui a tasso zero per favorire il ricambio generazionale in agricoltura: il decreto ministeriale Mef e Mipaaf del 18 gennaio 2016 ha introdotto diverse novità, dando applicazione alla disciplina dettata dall’art. 7 bis del D.L. 91/2014.
SOGGETTI BENEFICIARI E REQUISITI – Ammessi ai benefici sono tutte le PMI, anche microimprese, in qualsiasi forma costituite, che subentrino nella conduzione di un’azienda agricola esercitante esclusivamente attività agricola ex art. 2135 c.c. da almeno due anni. Parimenti, possono accedere al credito agevolato anche tutte le PMI che operano nei settori della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli da almeno due anni. Tali aziende devono avere sede operativa nel territorio nazionale.
Per accedere ai benefici, le imprese devono presentare progetti per lo sviluppo o il consolidamento dell’azienda. Inoltre, devono essere amministrate e condotte da un giovane di età compresa tra i 18 e i 40 anni in possesso della qualifica di IAP o CD come risultante dall’iscrizione nella gestione previdenziale agricola.
In caso di società, i giovani aventi i requisiti di cui sopra devono essere presenti in maggioranza, sia numerica che per quote partecipative, all’interno della società.
Per accedere al contributo, l’azienda cedente deve essere iscritta alla Camera di Commercio e avere partita IVA da almeno due anni prima della presentazione della domanda.
L’impresa subentrante oltre ai requisiti soggettivi di cui sopra, deve prevedere in statuto una clausola impeditiva di atti di trasferimento di quote tali da far venire meno, successivamente, i requisiti soggettivi di età dei soci. Tale clausola dev’essere operante fino all’estinzione del mutuo concesso. Fino a tale termine, inoltre, il beneficiario deve mantenere la qualifica di IAP o CD. Inoltre, i soggetti beneficiari, per 5 anni, non possono detenere partecipazioni di altre imprese beneficiarie degli stessi benefici.
Il mancato rispetto dei requisiti sopra indicati è causa di decadenza delle agevolazioni concesse.
PROGETTI FINANZIABILI, AGEVOLAZIONI E VINCOLI – I progetti finanziabili non possono prevedere investimenti superiori a 1.500.000 euro, IVA esclusa, non possono essere avviati prima della data di ammissione alle agevolazioni e dovranno perseguire obiettivi di:
Per la realizzazione di tali progetti, sono concessi mutui a tasso zero dell’ammontare non superiore al 75% delle spese ammissibili e della durata compresa tra i 5 e i 10 anni, comprensiva del periodo di preammortamento.
I mutui agevolati dovranno essere garantiti dal beneficiario per l’intero importo concesso maggiorato del 20%. Come garanzia si potrà iscrivere ipoteca sui beni oggetto di finanziamento o altri beni, ovvero si potrà presentare fideiussione bancaria del valore del 120% dell’importo ottenuto.
I beneficiari, inoltre, si obbligano alla stipula delle opportune garanzie assicurative a favore di ISMEA sui beni oggetto di finanziamento, secondo termini e modalità previsti dal contratto.
I mutui verranno erogati sulla base delle spese effettuate per SAL (stato avanzamento lavoro), al fine di ottenere le quote di mutuo corrispondente. Ogni SAL deve essere di importo non inferiore al 10% e non superiore al 50% dell’investimento da realizzare: l’ultimo SAL non può essere maggiore del 10% rispetto alle previsioni. Al termine dei lavori, se le spese sono state minori rispetto a quelle previste, l’importo del mutuo viene ricalcolato e il piano di ammortamento modificato a decorrere dal 1° gennaio successivo.
Tutti i pagamenti ai fornitori devono essere eseguiti a mezzo di bonifico bancario riportante specifica causale. La realizzazione del progetto dev’essere completata e rendicontata entro il termine previsto dal contratto di mutuo.
MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA – La domanda deve indicare il nome e le dimensioni dell'impresa, la descrizione e l'ubicazione del progetto, l'elenco delle spese ammissibili e l'importo del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto.
Le domande devono essere presentate a ISMEA, che ha il compito di accertare la sussistenza dei requisiti soggettivi e oggettivi, nonché la sostenibilità economico-finanziaria del progetto, anche tramite l’utilizzo di informazioni aggiuntive. Il procedimento istruttorio deve terminare entro sei mesi dal ricevimento della domanda o di ulteriori documenti integrativi richiesti.