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Non dovrà pagare il canone Rai chi non possiede una televisione, ma questa circostanza dovrà essere autocertificata dal contribuente e, in caso contrario, il canone RAI verrà direttamente addebitato in bolletta.
Basterà una semplice autocertificazione, formata secondo le norme del D.P.R. 445/2000, con cui sidichiara di non possedere apparecchi televisivie ciò saràsufficiente per superare la presunzione di possesso che insiste su tutti i titolari di un contratto di fornitura di energia elettrica.
Tempi e modalità della presentazione della richiesta verranno definiti da un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che è atteso in settimana. Salvo sorprese, però, la dichiarazione dovrà essere presentata entro il30 aprile 2016 ed avrà validità annuale. Pertanto,il prossimo anno sarà necessario presentarla nuovamente per l’anno 2017 e così via.
La scelta operata dal legislatore con la Legge di Stabilità 2016 di modificare i meccanismi relativi all’incasso del canone Rai è foriera di produrre parecchia confusione nelle settimane a venire.
Innanzitutto, perché nelle prossime settimane l’Agenzia dovrà trovarsi a gestire la prevedibile ondata di dichiarazioni di cui sopra.
Si tratterà di un lavoro estremamente impegnativo con cui dovranno essere messi in relazione una grande mole di dati: occorrerà preliminarmenteraccogliere tutte le autodichiarazioni di non possesso, poimetterle in relazione ai titolari dei contratti di fornitura.
Poi servirà individuare i proprietari di più immobili edevitare la doppia imposizione, in quantoil canone dev’essere ora pagato una sola volta da ogni nucleo familiare. Analizzando, infine, ancheeventuali altre cause di esenzione o richieste di modalità di pagamento differenziate.
Si ricorda, chele dieci rate (da gennaio a ottobre) saranno raggruppate a seconda della cadenza (bimestrale o trimestrale)delle bollette elettricheearriveranno anche a chi non ha consumato elettricità. La primamaxi-rata sarà a luglio da 70 euro.
Le famiglie che possiedono la tv, ma non hanno nessun contratto elettrico pagheranno in un’unica soluzione tramite codici forniti dalle Entrate. Per irimborsi dei canoni non dovuti ma addebitati in bolletta, infine, le Entrate avranno 60 giorni dall'emanazione del Decreto Sviluppo per definirne le modalità.