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Oltre alla circolare n. 76689 che ha previsto agevolazioni per gli investimenti per la creazione e lo sviluppo dell’e-commerce da parte degli operatori del settore agricolo e agroalimentare, il 17 ottobre è stata emanata dal MIPAAF anche la circolare n. 76690 che attribuisce un credito d’imposta per le spese sostenute per la formazione di nuove reti di imprese o per lo svolgimento di nuove attività da parte di quelle esistenti.
Possono usufruire del credito d’imposta tutte le aziende che producono prodotti agricoli, della pesca e dell’acquacoltura che rientrano nell’elenco dell’Allegato I del TFUE, nonché tutte le piccole e medie imprese che producono prodotti agroalimentari esclusi da tale elenco.
Chiaramente, ulteriore requisito necessario è che le singole imprese siano aderenti ad un contratto di rete al momento della presentazione della domanda.
Il credito di imposta sarà corrisposto nella misura del 40% delle spese sostenute per i nuovi investimenti destinati al programma comune di rete, allo sviluppo di nuovi prodotti, pratiche, processi e tecnologie, nonché alla cooperazione di filiera. Nel dettaglio sono ammessi:
Si precisa che sono ammissibili all’agevolazione esclusivamente le spese sostenute per nuovi investimenti, regolarmente fatturate e quietanzate, realizzate per il periodo di imposta dal 1° gennaio 2016 al 31 dicembre 2016, fatte salve le spese propedeutiche alla costituzione della rete per le quali non sembra sussistere alcun limite temporale.
Le forniture devono essere pagate tramite le modalità di pagamento SEPA (ossia bonifici, addebiti diretti e carte di pagamento); inoltre, i titoli di spesa devono riportare nella dicitura un riferimento esplicito al credito d’imposta di cui al DM 272/2015. Tutti i documenti giustificativi dovranno essere conservati dalle aziende per 5 anni dopo la chiusura del periodo d’imposta a cui i costi si riferiscono.
Per poter accedere al credito d’imposta, occorrerà presentare domanda dal 20 al 28 febbraio 2017, tramite l’apposita modulistica prevista dal Ministero, che sarà da inviare tramite PEC, allegando copia del contratto di rete.
In conclusione, si precisa che la spesa massima agevolabile varia in relazione al soggetto che compie l’investimento e al tipo di attività svolta.