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È stato approvato al Senato il Testo Unico della vite e del vino, l’atteso provvedimento che dovrà riunire in un unico documento le numerose disposizioni di matrice nazionale e comunitaria riguardanti la produzione e la commercializzazione dei vini.
Nel nuovo testo normativo saranno introdotte numerose norme di tipo repressivo, con l’evidente finalità di contrastare i fenomeni di contraffazione e di inquinamento dei vini di eccellenza prodotti dai produttori italiani.
Sono previste sanzioni severe per chi trasgredisce: ai produttori che utilizzano uve da tavola per la vinificazione possono essere comminate multe fino a 10.000 euro; per coloro che violano i limiti, le condizioni e le altre prescrizioni in materia di pratiche e trattamenti enologici previsti dal Reg. 1308/2013 e dalle relative leggi nazionali, invece, la sanzione potrà arrivare fino a 45.000 euro.
In forza del nuovo provvedimento, le denominazioni di origine e le indicazioni geografiche dovranno essere utilizzate con maggior attenzione: esse non potranno essere utilizzate per designare prodotti similari o alternativi a quelli previsti dai disciplinari, né per ingenerare confusione nei consumatori. Saranno esclusi da tali categorie, inoltre, tutti i vini frizzanti gassificati.
Per individuare le denominazioni di origine, occorrerà definire in maniera precisa il territorio di riferimento ed eventuali zone adiacenti: per l’estensione della denominazione sarà necessaria la presenza di elementi comuni (stessi vitigni, analoghe condizioni ambientali, stesse tecniche colturali, vini con le stesse caratteristiche organolettiche) tra i territori vicini.
In arrivo anche multe da 30.000 a 100.000 euro per chi si rende colpevole di contraffazione o alterazione dei contrassegni e dei codici posti sui colli delle bottiglie DOC e DOCG stampati dalla Zecca di Stato o da altre tipografie autorizzate.
Oggetto di controlli saranno anche le modalità di preparazione di mosti, vini e degli altri prodotti vitivinicoli, le quali dovranno rispettare la disciplina comunitaria: eventuali violazioni potrebbero essere oggetto di sanzione amministrativa fino a 3.000 euro. Stessa sanzione è prevista anche per chi non esegue una corretta tenuta delle dichiarazioni di raccolta, di produzione e di giacenza dei prodotti vitivinicoli.
Questi sono solo alcuni dei contenuti disciplinati dai 91 articoli contenuti nella bozza di legge che potrebbe essere approvata alla Camera, salvo modificazioni, già a metà della prossima settimana.