Con il D.L. 50/2017, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lunedì, il Governo ha introdotto nell’ordinamento alcune importanti modifiche volte a dare stabilità e solidità ai conti pubblici italiani. Vediamo quali sono le principali novità contenute nella manovra correttiva.
ROTTAMAZIONE DELLE LITI FISCALI
Il decreto legge in commento ha introdotto la possibilità di richiedere la definizione agevolata delle liti ancora pendenti, in cui il soggetto si sia costituito in giudizio prima del 31 dicembre 2016.
Per accedere alla definizione, inoltre, è necessario che il contribuente paghi l’imposta contestata e gli interessi di ritardata iscrizione a ruolo. Non sono dovuti, invece, interessi di mora e sanzioni, al netto di quanto eventualmente già versato (che non può essere rimborsato).
La prima bozza del decreto prevedeva un forte collegamento con l’istituto della rottamazione delle cartelle: originariamente, infatti, si poteva accedere alla rottamazione delle liti solo a seguito dell’adesione alla procedura di rottamazione delle cartelle.
Il testo definitivo, invece, prevede un doppio binario:
- nel caso in cui un soggetto abbia aderito alla rottamazione delle cartelle entro il termine del 21/4, l’eventuale rottamazione della lite dovrà essere definita congiuntamente alla cartella;
- nel caso in cui un soggetto non abbia aderito alla rottamazione delle cartelle entro il termine del 21/4, l’eventuale rottamazione della lite sarà definita autonomamente.
Il decreto ha previsto inoltre la possibilità, per gli enti preposti, di rilasciare il DURC anche nelle more del perfezionamento della procedura di rottamazione dei ruoli, fatto salvo il rispetto degli ulteriori requisiti di regolarità previsti dalla normativa.
AUMENTO DELLE ALIQUOTE IVA
La manovra correttiva ha anche stabilito un progressivo aumento delle aliquote IVA a partire dal 2018 fino al 2021, con una crescita che si preannuncia costante e significativa.
In particolare l’aliquota IVA del 10% aumenterà all’11,5% a partire dal prossimo 1° gennaio, per poi salire al 12% nel 2019, fino al 13% nel 2020.
Ancora maggiore sarà, invece, l’aumento dell’aliquota IVA ordinaria del 22%: dal 2018 salirà al 25%, per arrivare al 25,4% nel 2019. Per il 2020 è prevista una diminuzione al 24,9%, per poi tornare a stabilizzarsi al 25% nel 2021.
ESTENSIONE SPLIT PAYMENT
Il decreto legge pubblicato in Gazzetta prevede anche l’estensione dei soggetti per cui è prevista l’applicabilità dell’istituto dello split payment.
Di fatto, la norma ha esteso l’ambito soggettivo dell’istituto a tutti quei soggetti finora esclusi, ma rientranti nel conto consolidato della pubblica amministrazione, come le società controllate dalla pubblica amministrazione e ad alcune società quotate secondo l’indice FTSE-MIB.
Dal 1° luglio, tutti coloro che riceveranno fattura da tali soggetti vedranno trattenuta dalla PA la quota relativa all’IVA, con una conseguente diminuzione delle risorse finanziarie disponibili per i privati.
DETRAZIONI IVA E PRESCRIZIONI LAMPO
Tra le novità della manovra correttiva, c’è anche la consistente riduzione del termine previsto per le detrazioni IVA.
Con le modifiche apportate agli articoli 19 e 25 del DPR 633/1972, ora il diritto di detrazione dell’IVA assolta deve essere esercitato “al più tardi, con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto è sorto” e “comunque entro il termine di presentazione della dichiarazione annuale relativa all’anno di ricezione della fattura”.
ULTERIORI NOVITÀ
Il D.L. 50/2017 ha previsto anche alcune ulteriori modifiche relative:
- ai contributi straordinari per la fusione dei comuni;
- all’aumento delle accise sui tabacchi (che saranno rimodulate con decreto entro trenta giorni);
- alla rimodulazione dell’ACE;
- all’accesso all’APE;
- al transfer pricing;
- all’esclusione dei marchi dal patent box;
- all’aumento delle sanzioni per chi utilizza i trasporti pubblici senza biglietto (sanzioni fino a 200 euro).
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