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Scade anche quest’anno il 31 maggio, il termine per la presentazione della dichiarazione FGAS a cui sono tenuti tutti gli operatori che possiedono apparecchiature fisse di refrigerazione, condizionamento, pompe di calore, sistemi di protezione antincendio che contengono ciascuna 3 kg o più di gas fluorurati.
Tale dichiarazione dovrà esser effettuata tramite il portale ISPRA http://www.sinanet.isprambiente.it/it/sia-ispra/fgas.
Divenuta obbligatoria dal 2012, tale dichiarazione serve per implementare un inventario che monitori la quantità di queste sostanze, altamente pericolose, utilizzate in Italia.
Nella maggioranza dei casi il proprietario dell’apparecchiatura o dell’impianto è l’operatore tenuto a predisporre tale dichiarazione. Spesso, però, per questioni organizzative e dimensionali, l’effettivo controllo di tali apparecchiature viene affidato a ditte esterne specializzate.
In tal caso il proprietario, pur rimanendo “operatore”, può delegare con forma scritta a una terza persona o Società la compilazione della dichiarazione. Il soggetto delegato verrà riportato in dichiarazione alla voce ‘Persona di riferimento’.
Nella dichiarazione vanno anche riportate analiticamente il numero delle apparecchiature per tipologia, e ubicazione. Per ogni apparecchiatura dovrà esser dichiarata la natura e la quantità di carica refrigerante/estinguente, la quantità aggiunta, recuperato o eliminata nell’anno 2016.
Solitamente, per definire correttamente le apparecchiature da dichiarare, la tipologia e la quantità di gas contenuto ci si basa sul libretto di impianto rilasciato dall’installatore. Per gli impianti più vecchi, sprovvisti del libretto di impianto, è vivamente consigliato richiedere ad una ditta specializzata la redazione di tale libretto. Tale documento permetterà di valutare correttamente gli impianti, soprattutto quando sono complessi o con serbatoi interconnessi al fine di comprendere se sia necessario dichiarare un unico impianto.
Per quanto attiene alla tipologia ed alla quantità di gas aggiunto, recuperato o eliminato occorre invece fare riferimento ai documenti rilasciati dai manutentori autorizzati al termine di ogni intervento di verifica e manutenzione dell’impianto.
L’omessa dichiarazione comporta una sanzione amministrativa da 1000 a 10.000 euro.