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Le tecniche produttive, in ogni settore, cambiano continuamente: lo sviluppo tecnico e tecnologico unito alle mode del momento impongono una costante revisione dei processi aziendali. Anche il settore agricolo, che nell’ideale collettivo incarna il prototipo della tradizionalità, non è esente da tali tendenze.
Dai meccanismi di coltivazione convenzionale, si è passati a quella sostenibile, passando dall’agricoltura integrata fino al boom del biologico. Tra le novità, c’è stata anche l’agricoltura biodinamica, fondata su un approccio di tipo olistico, volto a privilegiare la totalità del rapporto tra suolo e vita chi sviluppa su di esso, muovendo da un orientamento di tipo prettamente biologico.
L’ultima tendenza nel settore agricolo è quella dell’agricoltura simbiotica, il cui nome deriva dal greco “symbion”, che significa “vivere insieme”. È infatti questo il segreto di questa nuova filosofia produttiva: utilizzare microorganismi che, “collaborando” con le coltivazioni, siano in grado di autosostenersi e, contemporaneamente, massimizzare la produzione.
Il processo si fonda sul potenziamento del sistema radicale delle coltivazioni, tramite l’inoculazione nel terreno di composti microbici (prevalentemente di natura fungina) che, legandosi con le radici non lignificate delle piante, finiscono per migliorare le qualità della pianta stessa, rendendola più robusta e capace di difendersi dagli attacchi di patogeni e parassiti.
L’aspetto decisivo dell’agricoltura simbiotica consiste nel fatto che, utilizzando meccanismi chimici e fisici, è possibile sviluppare la qualità produttiva della coltivazione e migliorare le condizioni ambientali in maniera del tutto naturale, ossia senza l’utilizzo di additivi chimici.
Se enormi sono le potenzialità dell’agricoltura simbiotica, diverse sono le problematiche che devono essere superate per consentirne il pieno sviluppo.
Infatti, alcuni ceppi di microrganismi dei suoli sono inclusi tra i fitofarmaci e non possono essere venduti per altri scopi, ad esempio come fertilizzanti. Occorrerebbe quindi un intervento normativo per regolamentare correttamente tale situazione.
Ad ogni modo, l’agricoltura simbiotica rappresenta un’interessante opportunità tutta da esplorare, la quale potrebbe aprire una nuova modalità di interpretare l’attività di coltivazione e produzione nel settore agricolo.