Più chiarezza e più facilità di lettura. È questo l’intento dell’Agenzia delle Entrate che, con il provvedimento 134363 del 14 luglio 2017, ha approvato il nuovo modello di cartella di pagamento, da adottarsi per le cartelle relative ai ruoli consegnati agli Agenti per la riscossione a partire dal 1 luglio 2017. Attraverso il nuovo restyling si vogliono rendere maggiormente fruibili le informazioni per il contribuente.

Ora nel frontespizio, oltre all’elencazione degli Enti creditori e delle somme contenute nella cartella, è riportata in forma sintetica l’indicazione della causa da cui è scaturita l’iscrizione a ruolo (ad esempio, controllo Modello Unico, infrazioni codice della strada). Nel caso si tratti di crediti di natura erariale, sarà riportato anche il relativo anno d’imposta ed un prospetto nel quale viene distinta e spiegata la spettanza delle somme dirette all’Ente creditore e all’Agente della riscossione.

Al fine di agevolare ulteriormente il contribuente nella lettura della cartella, la tipologia di Ente creditore può essere individuata mediante l’uso di un colore differente (ad esempio: arancione per le iscrizioni a ruolo delle Agenzie fiscali; verde per le iscrizioni a ruolo di Comuni, Regioni). Tali colori trovano corrispondenza nel banner colorato nella sezione della cartella dedicata alle informazioni di competenza dell’Ente creditore.

La cartella è suddivisa in due sezioni.

La prima sezione della cartella è interamente riservata all’Agente della riscossione che fornisce tutte le informazioni utili attinenti, in particolare, a:

• modalità di pagamento delle somme;
• richieste di sospensione della cartella;
• modalità di presentazione del ricorso nei confronti dell’Agente, nonché ai contatti ai quali è possibile rivolgersi per chiedere ulteriori chiarimenti circa i pagamenti.

La seconda sezione è destinata a contenere la descrizione dei dati contabili e della causale del ruolo emesso dall’Ente creditore con le relative avvertenze.

Il passaggio di consegne da Equitalia alla nuova Agenzia delle Entrate-Riscossione non ha modificato le norme sulla riscossione esattoriale. Valgono tutt’ora le seguenti regole:

• la cartella di pagamento ha validità per un anno;
• il contribuente ha 60 giorni di tempo per provvedere al pagamento, durante i quali l’Agenzia non può agire in via esecutiva (non può, ad esempio, avviare pignoramenti o fermi auto);
• trascorsi i 60 giorni, scaduto quindi il termine per il pagamento, si applicano gli interessi di mora sulle somme iscritte a ruolo, con esclusione delle sanzioni e interessi, a partire dal giorno della notifica.  
• sono applicati gli oneri di riscossione calcolati sull’intero importo dovuto dalla notifica della cartella;
• scaduti i 60 giorni di tempo per pagare, Agenzia Entrate Riscossione può procedere all’esecuzione forzata.

Il provvedimento è stato adottato come atto urgente affinché venisse immediatamente recepito da parte del nuovo ente pubblico, Agenzia delle Entrate-Riscossione, che ha preso il posto della vecchia Equitalia Spa, mostrando l’esigenza di offrire maggior trasparenza, garantendo al contribuente un rapporto più semplice e maggiormente comprensibile con l’ente di riscossione.