Per i proprietari di agriturismi, restano pochi mesi per approfittare delle agevolazioni fiscali introdotte dalla L. 232/2016 per interventi di ristrutturazione edilizia, adeguamento antisismico e messa in efficienza energetica degli edifici.
La Legge di Bilancio 2017, come noto, ha esteso anche alle strutture agrituristiche (così come disciplinate dalla L. 96/2006 e dalle specifiche norme regionali) il bonus fiscale previsto per la riqualificazione degli alberghi e delle strutture ricettive in generale. La finanziaria ha poi aumentato anche l’ammontare del credito d’imposta, che viene calcolato nella misura del 65% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 200.000 euro. Precedentemente, la percentuale era solo del 30%.
Tale bonus sarà attribuito per tutti gli interventi di riqualificazione svolti nel 2017, quindi, i proprietari di strutture ricettive, che svolgono lavori di miglioramento dei propri edifici nell’anno in corso, potranno richiedere l’accesso al bonus presentando apposita richiesta dal 1° gennaio al 28 febbraio del 2018.
Nella domanda, da presentare tramite apposita procedura telematica sul sito del MIBACT (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), dovrà essere specificato il costo complessivo degli interventi, l’ammontare totale delle spese eleggibili e l’effettività delle spese sostenute. Inoltre, dovrà essere indicato anche il credito d’imposta spettante, il quale è alternativo e non cumulabile con altre agevolazioni fiscali.
È importante ricordare che non tutti i soggetti possono accedere al bonus alberghi. Sono infatti richiesti alcuni requisiti specifici:
- possono richiedere il bonus alberghi, villaggi-albergo, residenze turistiche, alberghi diffusi, condhotel, marina resort e, dal 2017, anche gli agriturismi;
- la struttura dev’essere stata aperta prima del 1° gennaio 2012;
- la struttura deve avere un minimo di 7 camere per il pernottamento.
Oggetto di agevolazione sono poi solo alcune tipologie di intervento, tra cui:
- manutenzione straordinaria;
- restauro e risanamento conservativo;
- ristrutturazione edilizia;
- eliminazione delle barriere architettoniche;
- adozione di misure antisismiche;
- interventi di incremento dell’efficienza energetica;
- spese per l’acquisto di mobili e componenti d’arredo.
Per gli operatori agrituristici, quindi, occorre valutare con molta attenzione l’opportunità di svolgere interventi di miglioramento e riqualificazione delle proprie strutture ricettive: per poter usufruire del credito d’imposta nel 2018, restano solo pochi mesi.
Va precisato, però, che l’art. 1, comma 4 della L. 232/2016 stabilisce che l’estensione del bonus alberghi agli agriturismi dovrebbe essere attiva anche per i futuri interventi svolti nel 2018.
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