Le deleghe di pagamento F24 che presentano compensazioni di crediti a rischio o incerti possono essere sospese dall’Agenziale delle Entrate.
Con il provvedimento 195385/2018 l’Agenzia ha fornito indicazioni sulle modalità con cui valuterà la sospensione delle deleghe di pagamento F24 con crediti incerti, al fine ridurre la possibilità di utilizzare falsi crediti.
I riferimenti normativi
Con lo scopo di contrastare il fenomeno delle indebite compensazioni, con la legge 205/2017 è stato introdotto il comma 49-ter all’art. 37 del D.L. n. 223/2006 che, a decorrere dall’anno 2018, introduce la facoltà dell’Agenzia delle Entrate di sospendere, fino a 30 giorni, l’esecuzione delle deleghe di pagamento (F24) contenenti compensazioni che presentano profili di rischio.
I criteri di valutazione
Nel provvedimento pubblicato ieri, l’Agenzia, ha specificato che la valutazione terrà conto dei seguenti elementi:
- la tipologia dei debiti pagati;
- la tipologia dei crediti compensati;
- la coerenza dei dati indicati nel modello F24;
- i dati presenti nell’Anagrafe Tributaria o resi disponibili da altri enti pubblici, afferenti ai soggetti indicati nel modello F24;
- analoghe compensazioni effettuate in precedenza dai soggetti indicati nel modello F24;
- al pagamento di debiti iscritti a ruolo.
Al fine di controllare tempestivamente l’utilizzo dei crediti in compensazione, dal prossimo 29 ottobre anche i modelli F24 relativi al pagamento di importi iscritti a ruolo dovranno essere presentati esclusivamente a mezzo dei servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia, pena il rifiuto della delega di pagamento.
Procedura e comunicazioni
Nel caso di sospensione, per i modelli F24 presentati a mezzo dei servizi telematici messi a disposizione dell’Agenzia, il soggetto che invia la delega di pagamento riceverà una comunicazione in cui verrà informato anche della data di fine del periodo della procedura.
La sospensione, che non potrà durare oltre 30 giorni, riguarderà l’intero contenuto della delega di pagamento. In tale periodo non avviene l’addebito sul conto indicato nel file telematico e può essere richiesto l’annullamento del modello presentato. Inoltre, entro lo stesso termine, il contribuente può inviare all’Agenzia gli elementi che ritiene utili al fine di chiarire eventuali posizioni evidenziate in fase di verifica.
Se, a seguito delle verifiche effettuate dall’Agenzia, il credito risulta correttamente utilizzato il modello F24 procede il normale iter, pertanto:
- in caso di modello F24 a saldo zero, l’Agenzia comunica con apposita ricevuta l’avvenuto perfezionamento del pagamento al soggetto che l’ha trasmesso;
- nel caso di modello F24 con saldo positivo, l’Agenzia invia la richiesta di addebito nel conto indicato nel file e ne da comunicazione al soggetto che ha inviato il file.
In tal caso il pagamento viene considerato nella data indicata nel file inviato (pagamento nei termini).
Nel caso in cui, a seguito delle verifiche effettuate, emerga un errata compensazione di un credito, l’Agenzia invia una comunicazione con le relative motivazioni al soggetto che ha trasmesso il file. In tale ipotesi, tutti i pagamenti e le compensazioni indicati nel modello sono considerati non eseguiti.
Infine, se il soggetto che ha trasmesso il file non riceve alcuna comunicazione di scarto nel periodo di sospensione, il modello si intende regolarmente presentato nei termini indicati sul file.
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