Siamo nel periodo delle vendemmie. Si lavora alacremente nelle aziende ben strutturate, ma si lavora anche presso tanti piccoli coltivatori che spesso approfittano per “far festa”, invitando amici e parenti con il doppio scopo di passare una giornata goliardica, ma anche quello di fruire di aiuti a zero costi.
A volte la “ricompensa”, a fine giornata, è costituita da grappoli d’uva, qualche bottiglia di buon vino, un pasto semplice e genuino e un piacevolissimo contatto con la natura.
Ma attenzione! Ormai si moltiplicano i casi in cui improvvisamente si è circondati dalle Forze dell’Ordine e da funzionari dell’Ispettorato del Lavoro che cercano di capire a che titolo gli amici stanno svolgendo il lavoro. Quindi si effettuano verifiche per accertare se vengono rispettate tutte le normative, sia contrattuali che sulla sicurezza sul lavoro. Ed ecco le sanzioni, per lavoro nero e per mancato rispetto delle norme di cui al D.Lgs. 81/08.
Quindi raccomandiamo sempre di disciplinare contrattualmente le figure che prestano il proprio lavoro. Se l'art. 74 del D.Lgs. 276/03 prevede che non si configura il rapporto di lavoro autonomo o subordinato per le prestazioni svolte da parenti e affini sino al quarto grado in modo meramente occasionale o ricorrente di breve periodo, a titolo di aiuto, mutuo aiuto, per gli amici invece non vi è scampo. Il datore di lavoro è obbligato dalla legge a fare il possibile perché questo risulti in regola, indipendentemente dagli orari in cui viene svolto e da quante volte. Per tutti però, quindi sia amici che parenti, occorre erogare formazione e informazione, non solo per motivi di opportunità (evitare sanzioni) ma per scongiurare possibili infortuni.
L’attività di vendemmia può essere particolarmente rischiosa per i “lavoratori improvvisati.”I rischi possono essere di vari tipi: taglio o cesoiamento (si usano coltelli o cesoie per tagliere i grappoli); movimentazione manuale dei carichi (sacchi e recipienti vari); massa cumulata (in genere i carichi vengono trasportati per più di un metro di distanza e per molte volte nell’arco della giornata), scivolamento; caduta dall’alto; sicurezza stradale (si usano mezzi di trasporto e di lavoro). Sono alcuni tra i rischi a cui i lavoratori, molti appunto inconsapevolmente, vanno incontro.
Rispettare le norme di sicurezza vuol dire dotarsi di una buona organizzazione di lavoro, quindi essere formati e avere in squadra almeno una persona, datore di lavoro piuttosto che un preposto, sempre presente e in grado di organizzare, suggerire e riprendere i lavoratori al rispetto delle norme contenute nel D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza sul Lavoro).
In primo luogo occorre che i Lavoratori siano dotati di idonei D.P.I.
Poiché la vendemmia avviene prevalentemente lavorando sotto il sole è fondamentale che l’abbigliamento sia comodo, leggero e soprattutto di tessuto traspirante come il cotone.
Testa riparata dal sole con cappelli di paglia o foulard, ma sempre di cotone.
Calzare sempre scarpe robuste, meglio stivali di gomma, che però non sono molto adatti se i vigneti sono in pendenza, in questo caso saranno più utili scarponcini con tomaia antiscivolo.
Ovviamente mani sempre protette da un paio di guanti robusti, antiscivolo, anti-taglio, con tessuto sul dorso e gomma sul palmo e di misura adeguata: lavorare con guanti più grandi o più piccoli può essere un tormento.
Ricordarsi i limiti per la movimentazione manuale dei carichi. Quando si sollevano le ceste o i recipienti vari, non bisogna superare i 25 Kg. per gli uomini e i 20 Kg. per le donne (sopra i 45 anni il limite si abbassa di 5 Kg.). Per carichi maggiori farsi aiutare e usare carrelli o altri mezzi di sollevamento, possibilmente suddividere il carico. Stare sempre con il busto eretto e, al momento del sollevamento del peso, abbassarsi sempre piegando le gambe evitando di inarcare la schiena.
Quando si compiono più metri con il carico occorre non superare alcuni limiti di azione per minuto, per ora e per giornata lavorativa. La massa cumulata nei sollevamenti e trasporto manuale non deve mai superare i 10.000 Kg. al giorno.
Un particolare rischio relativo alle attività di vendemmia è quello derivante dalle cadute dall’alto. Chi usa scale deve controllare l’integrità delle stesse ed il perfetto ancoraggio dei pioli, incastonati all’interno dei montanti. Devono esserci dispositivi antisdrucciolo, posti alle estremità inferiori (puntali). Indossare scarpe chiuse e con i lacci ben serrati. Non arrampicarsi mai sugli ultimi due pioli. Non salire o scendere con le spalle rivolte alla scala. Appoggiare la scala su rami ben solidi, assicurarsi che essa sia perfettamente stabile prima di salirvi, ancorarla in alto tramite una corda. È inoltre necessario evitare di spostare pesi eccessivi, non effettuare movimenti bruschi e non mantenere posizioni statiche per periodi troppo lunghi”.
Risulta poi importante effettuare una congrua e frequente rotazione delle mansioni del personale, in maniera da sottoporre allo sforzo parti del corpo differenti durante il turno di lavoro. Tutto questo per proteggere il personale dai rischi relativi ad insorgenze di patologie dorso-lombari.
Attenzione all’uso di mezzi agricoli, trattori, muletti etc. devono essere usati solamente da persone abilitate e opportunamente formate. Il muletto dev’essere impiegato solo per spostamenti all’interno dell’azienda e non per il trasporto su strada. Anche per coloro che svolgono la vendemmia meccanica (effettuata mediante macchine vendemmiatrici) è necessario che queste vengano utilizzate da personale esperto e abilitato, inoltre occorre seguire attentamente le modalità d’uso rilasciate dalla casa costruttrice.
Ultima raccomandazione, durante la giornata in cui si vendemmia è bene bere molta acqua perché ci si disidrata facilmente e soprattutto, durante la pausa pranzo, non carichiamoci eccessivamente di cibo.
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