L’INAIL ha pubblicato uno studio nel quale sono stati valutati gli elementi di rischio per le diverse attività. Tali elementi saranno utili per l’adozione delle procedure di contenimento della diffusione dell’epidemia da coronavirus e forniscono indicazioni sui tempi di riavvio delle attività.
Il documento, approvato dal Comitato Tecnico Scientifico istituito presso la Protezione Civile, è frutto di una ricerca condotta dell’INAIL.
La valutazione del rischio per le attività lavorative
L’Istituto ha calcolato il rischio delle diverse attività lavorative, tenendo in considerazione i fattori di “esposizione”, “prossimità” e “aggregazione”.
Esposizione
Rappresenta la probabilità di venire a contatto con fonti di contagio nello svolgimento delle specifiche attività lavorative (ad esempio: “0” per il settore agricolo, “4” per il settore sanitario).
Prossimità
Rappresenta le condizioni in cui operano di norma gli addetti che svolgono una determinata attività e la possibilità di garantire il distanziamento sociale (ad esempio: “0” per chi lavora da solo per la maggior parte del tempo, “4” per coloro che lavorano a stretto contatto con altre persone per la maggior parte del tempo).
Aggregazione
Rappresenta l’indicatore in base al quale l’attività prevede di operare in contesti con la presenza simultanea di molte persone (basso in caso di presenza di terzi limitata o nulla, altro in caso di scuole o manifestazioni di massa).
Dalla combinazione di questi fattori è possibile determinare il grado di rischio delle varie attività.
Tab.1 Matrice del rischio (Fonte INAIL)
Le azioni da intraprendere
In funzione del livello di rischio si dovranno adottare delle misure idonee a contenere il rischio di contagio, entro limiti accettabili.
In particolare, nella prima fase sarà indispensabile applicare i protocolli già definiti per le imprese che hanno continuato ad operare nel contesto emergenziale.
Sarà inoltre fondamentale la partecipazione di tutte le figure della prevenzione aziendale: medico competente, RSPP, RLS/RLST, ecc.
Tra le misure organizzative da adottare vi sono:
- la gestione degli spazi di lavoro;
- l’organizzazione di turni di lavoro.
Per la prevenzione e protezione del personale e dei clienti è fondamentale:
- la formazione e l’informazione di tutto il personale;
- misure igieniche e di sanificazione degli ambienti;
- utilizzo di dispositivi di protezione individuale (DPI) per le vie respiratorie;
- sorveglianza sanitaria.
Infine, dovranno essere previste delle misure specifiche nel caso di attivazione di focolai.
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