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Il Decreto Legge n. 3 del 5 febbraio 2020, ha introdotto nuovi criteri per l’assegnazione del bonus Renzi, con l’obiettivo di ridurre la pressione fiscale ai lavoratori dipendenti.
Si tratta di modifiche che interessano due aspetti:
Il Decreto prevede inoltre una detrazione fiscale equivalente per i contribuenti con redditi superiori a 28.000 €, che decresce progressivamente sino ad azzerarsi per coloro che presentano redditi tra 35.000 e 40.000 €.
Le novità interesseranno le prestazioni lavorative rese dal 1° luglio 2020 (busta paga di competenza luglio 2020) ivi inclusa la nuova la detrazione fiscale.
È bene ricordare che il bonus Renzi, disciplinato dall’ art. 13 del TUIR comma 1-bis, viene trattato attualmente come un credito IRPEF da conferire in busta paga e spetta a tutti coloro che percepiscono redditi di lavoro dipendente o alcuni redditi assimilati. In particolare, la normativa include in questa classificazione:
Inoltre, per accedere al bonus (sino alla data del 30/06/2020), i soggetti precedentemente citati devono:
Nel caso in cui tutte le precedenti condizioni fossero rispettate, il bonus viene concesso in funzione del reddito annuo complessivo e della durata del rapporto di lavoro. In relazione al reddito, il bonus è riconosciuto in misura fissa per coloro che presentano un reddito complessivo non superiore a 24.600 €, mentre viene riconosciuto in misura decrescente, fino ad azzerarsi, per coloro che presentano redditi compresi tra 24.601€ e 26.600€.
In relazione alla durata del rapporto lavorativo, invece, il bonus è adeguato al periodo di lavoro dell’anno e viene riconosciuto dal sostituto d’imposta in via automatica.
Il bonus Renzi, che dal 1° luglio 2020 prenderà il nome di “Trattamento integrativo dei redditi di lavoro dipendente e assimilati”, non presenta differenze sia per quanto riguarda il trattamento (continuerà ad essere considerato un credito IRPEF) sia per quanto riguarda i beneficiari del bonus (rimarranno gli stessi citati in precedenza).
Con riferimento alla quantificazione dell’importo e alle condizioni di spettanza, è utile analizzare in maniera distinta trattamento integrativo e detrazione fiscale.
Per accedere al trattamento integrativo è necessario che gli eventuali beneficiari abbiano un’imposta lorda positiva, oppure un reddito complessivo, non superiore a 28.000 € per periodo d’imposta e, nel caso in cui tali requisiti siano rispettati, il trattamento integrativo sarà attribuito in misura piena (100 € mensili).
Ad accedere alla detrazione fiscale saranno, invece, i titolari di un reddito complessivo compreso tra 28.000 € e 40.000 €.
Andrea Fiumi, consulente del lavoro