A “colpi di CIG” l’esecutivo tenta di arginare la crisi pandemica che ha colpito le imprese del nostro Paese.
L’impatto che la crisi sta avendo sulle aziende di tutti i settori del tessuto economico è davvero pesante, la mancata attenuazione del diffondersi del virus e le difficoltà a contenerlo stanno mettendo a dura prova gli imprenditori e, con loro, i dipendenti.
La Legge di Bilancio 2021 ha così introdotto ulteriori dodici settimane con “sorpresa”.
Infatti, diversamente dalle precedenti formulazioni normative in materia di ammortizzatori sociali, il legislatore ha deciso di prevedere due differenti periodi entro i quali la cassa integrazione potrà essere utilizzata.
Le aziende rientranti nella CIGO (cassa integrazione guadagni ordinaria) ovvero le imprese facenti parte dei settori:
- industria;
- cooperative agricole di trasformazione;
potranno accedere alle dodici settimane nel periodo 1° gennaio - 31 marzo.
Le aziende rientranti nella CIGD (cassa integrazione guadagni in deroga) e assegno ordinario, ovvero le imprese facenti parte dei settori:
- commercio;
- artigianato;
- agricoltura (operai a tempo determinato);
potranno accedere alle dodici settimane nel periodo 1° gennaio - 30 giugno.
A queste si aggiungono anche le aziende agricole assuntrici di operai a tempo indeterminato (OTI) e impiegati a tempo indeterminato ai quali è riservato l’accesso alla CISOA, la cui Legge di Bilancio ha previsto ulteriori novanta giornate per contrastare il protrarsi della crisi.
Sicuramente una complicazione per gli addetti ai lavori, probabilmente collegata all’attuale previsione dei licenziamenti fissata (ad oggi) al 31 marzo e che si “rumoreggia” in procinto di proroga al 30 giugno.
Sarà la Circolare INPS, che ci auspichiamo venga pubblicata a breve, a darci maggiori informazioni soprattutto sulle modalità di utilizzo delle settimane.
Interessante, invece, il “passo indietro” fatto nel merito del contributo addizionale. Le dodici settimane saranno totalmente gratuite e non sarà quindi necessario fornire dichiarazioni su fatturato o valutazioni di sorta sul reddito d’impresa delle aziende che ne fanno accesso.
Ulteriore indicazione che, almeno questa volta, è stata data in anticipo rispetto alle normali tempistiche, è quella che riguarda i lavoratori che potranno accedere all’ammortizzatore sociale 2021. I dipendenti che potranno accedervi saranno tutti coloro i quali avranno in essere un rapporto di lavoro alla data del 1° gennaio 2021.
Andrea Fiumi, consulente del lavoro
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