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Il 13 marzo 2021 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. n. 30, con lo scopo di fronteggiare l’emergenza epidemiologia, ma soprattutto fornire un valido supporto ai genitori con figli minorenni obbligati alla didattica a distanza (DAD) oppure posti in quarantena.
Il Decreto Legge definisce due differenti soglie di età per il lavoro agile e per i congedi parentali.
Potranno accedere allo smart working, secondo le procedure agevolate attualmente in vigore fino al 30 aprile, i genitori con figli:
Il periodo nel quale potranno usufruire del lavoro agile è riconducibile a tutta la durata degli eventi sopra elencati e da fruire alternativamente all’altro genitore.
Qualora per motivi lavorativi non potranno accedere allo smart working, il D.L. 30/2021 ha reintrodotto il congedo parentale indennizzato dall’INPS nella misura del 50% della retribuzione media giornaliera, garantendo contestualmente la contribuzione figurativa per il periodo con retribuzione ridotta.
Le motivazioni di accesso ai congedi sono le medesime previste per il lavoro agile sopra elencate.
Il congedo parentale e lo smart working potranno essere richiesti per il periodo 01 gennaio - 30 giugno 2021. Nel caso in cui fossero stati richiesti periodi di astensione dal lavoro nel lasso di tempo 01 gennaio - 13 marzo, il lavoratore potrà fare richiesta di conversione in congedo parentale.
Restano esclusi dal congedo i genitori con figli di età compresa tra i 14 e 16 anni, ovvero i genitori con figli dell’età collocata nel periodo sopra indicato avranno comunque diritto ad assentarsi dal lavoro secondo le modalità e motivazioni su esposte, ma contestualmente non avranno diritto ad indennità e contribuzione figurativa.
Andrea Fiumi, consulente del lavoro