In data 7 luglio 2021 è stato sottoscritto il Verbale di accordo per il rinnovo del CCNL per i quadri e gli impiegati agricoli.
Il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto il 31 dicembre 2019, sarà valido per il quadriennio 2020-2023.
Si sottolineano qui di seguito gli aspetti salienti dell’accordo di rinnovo:
- aumento retributivo: è stato concordato un aumento retributivo del 2% in unica soluzione con decorrenza dal 1° luglio 2021. A titolo di indennità, per la carenza contrattuale (il contratto è stato rinnovato oltre 18 mesi dalla scadenza), è stato concordato un importo una tantum di 225 euro, riparametrato sulla terza categoria e da riparametrare per le altre categorie;
- classificazione del personale: sono state aggiornate alcune declaratorie professionali al fine di adeguarle alle innovazioni tecnologiche intervenute e alle nuove professionalità del mondo del lavoro agricolo, soprattutto in virtù della digitalizzazione e l’analisi dei dati;
- apprendistato: è stato disciplinato il contratto di apprendistato per la qualifica e il diploma di istruzione secondaria superiore (primo livello) e di alta formazione e ricerca (terzo livello);
- attività bilaterali: è stato istituito all’interno dell’EBAN un Comitato paritetico permanente con il compito di coordinare e gestire le attività bilaterali in favore dei quadri e impiegati agricoli;
- ferie solidali: è stato disciplinato l’istituto delle ferie solidali, in attuazione dell’art. 24 del D.Lgs. n.151/2015 in favore dei lavoratori che assistono familiari che necessitano di cure costanti per gravi motivi salute;
- trasferte: è stata ridefinita la disciplina economica delle trasferte di cui all’art. 34 del CCNL, attraverso la riduzione della maggiorazione a titolo di rimborso delle spese non documentabili - dal 25 al 10% - e l’introduzione di un’indennità giornaliera di trasferta nella misura esente da contribuzione e tassazione (15,00 euro);
- preavviso: sono stati ulteriormente ridotti i termini di preavviso di licenziamento per il personale assunto a decorrere dal 7 luglio 2021;
- previdenza complementare: è stato inoltre previsto un contributo a totale carico del datore di lavoro finalizzato al rilancio della previdenza complementare in agricoltura.
Tale contributo, con decorrenza 1° gennaio 2022 e pari a 10 euro, è istituito in via sperimentale e comporta l’automatica iscrizione per i quadri ed impiegati non iscritti ad Agrifondo.
Le modifiche su esposte dovranno inevitabilmente essere recepite anche dai contratti provinciali, specie per la parte economica e retributiva. Per questo motivo, gli aumenti retributivi potrebbero subire inevitabili slittamenti in termini di tempo.
Andrea Fiumi, consulente del lavoro
Andrea Fiumi
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