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L’INPS, dopo qualche mese di “gestazione” ha reso note le modalità operative con le quali è possibile richiedere congedi parentali con causale COVID-19 per figli minori in DAD o quarantena.
Con la Circolare n. 189 del 17 dicembre 2021 e successivamente con il Messaggio n. 4564 del 21 dicembre, l’INPS fornisce le istruzioni per la fruizione del congedo per il periodo compreso tra il 22 ottobre 2021 e il 31 dicembre 2021.
Sarà quindi possibile, per i genitori interessati, presentare le istanze retroattive anche con fruizione in modalità oraria seppur l’Istituto erogherà l’indennizzo su base giornaliera.
I lavoratori con figli conviventi minori di 14 anni hanno diritto ad un congedo parentale con causale COVID-19, retribuito al 50%, corredato di contribuzione figurativa e da utilizzare alternativamente all’altro genitore per un periodo corrispondente (in tutto o in parte) alla durata di:
Possibilità di astensione, ma senza indennità, invece, per i figli fino a 16 anni.
Per i genitori di figli con disabilità grave, l’Istituto precisa che non vi è posto alcun limite di età.
Il diritto al congedo COVID-19 non spetta nel caso in cui l’altro genitore non svolge alcuna attività lavorativa, oppure è sospeso dal lavoro (ad esempio, è in cassa integrazione).
Il congedo COVID-19 ora può essere fruito anche in smart working, astenendosi però, nei giorni di fruizione del congedo, dallo svolgimento di attività lavorativa in modalità agile.
Inoltre, il congedo può essere fruito anche se l’altro genitore convivente sta svolgendo attività lavorativa in modalità agile.
Come si legge nella Circolare infatti: “il congedo in argomento può essere fruito anche da parte del lavoratore che sia in smart working, astenendosi, nei giorni di fruizione del congedo, dallo svolgimento di attività lavorativa in modalità agile. Può essere altresì fruito anche se l’altro genitore convivente stia svolgendo attività lavorativa in modalità agile.”
Potranno accedere al congedo parentale straordinario COVID-19 sia i dipendenti sia gli iscritti alla Gestione Separata e gli autonomi, per figli conviventi.
Andrea Fiumi, consulente del lavoro