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In sede di stipula dell’accordo di rinnovo del CCNL per i quadri e gli impiegati agricoli del 7 luglio 2021, le Parti contraenti condividevano un impegno al rilancio della previdenza complementare in agricoltura, dando seguito alle intervenute segnalazioni della COVIP, (Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione Complementari).
Quanto convenuto si sostanziava in un’iniziativa volta ad incrementare il numero di quadri ed impiegati agricoli aderenti ad Agrifondo.
A tal fine, era stato istituito, a partire dal 1° gennaio 2022, un contributo sperimentale a carico dei datori di lavoro pari a € 10,00 mensili per ciascun quadro ed impiegato, da versare ad Agrifondo fino alla scadenza contrattuale del 31 dicembre 2023.
Agrifondo è un fondo pensione negoziale finalizzato all’erogazione di pensione complementare (D.Lgs. 5 dicembre 2005, n. 252). Opera in regime di contribuzione definita: l’importo della pensione complementare è determinato dai contributi versati e dai rendimenti della gestione.
Il datore di lavoro, mediante il versamento del contributo aggiuntivo, concorre ad alimentare la posizione personale di ogni iscritto.
All’approssimarsi della scadenza, lo scorso 16 novembre le Parti si sono trovate nuovamente a discutere la questione nel contesto delle trattative per il rinnovo del CCNL, che dovrà affrontare in maniera strutturale la questione.
In virtù del nuovo accordo transitorio, i datori di lavoro che impiegano quadri ed impiegati agricoli dovranno continuare a versare il contributo contrattuale obbligatorio ad Agrifondo pari ad € 10,00 per ciascun dipendente fino al 31 dicembre 2024, secondo le modalità già in uso per il 2022 e il 2023.