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Sostenere progetti di sviluppo nel settore agroalimentare: a tale scopo ISMEA mette a disposizione delle aziende agricole ben settanta milioni di euro in tre anni.
Una bella dotazione economica, che dovrà servire ad incentivare il ricambio generazionale in agricoltura nonché lo sviluppo delle aziende agricole (già esistenti) condotte da giovani agricoltori.
Come tali si intendono gli imprenditori individuali di età compresa tra i 18 e i 40 anni, nonché le società composte per il 50% di soci giovani, i quali devono detenere almeno il 50% delle quote societarie.
La disciplina di riferimento è quella contenuta nel DM 18 gennaio 2016 e nella normativa concernente le misure incentivanti "Resto al Sud" . Nei richiamati decreti sono previsti diversi interventi agevolati, tra cui l’effettuazione (da parte del giovane agricoltore) di un subentro in un’azienda agricola esistente da almeno due anni, oppure l’ampliamento di aziende agricole già esistenti, condotte da giovani agricoltori.
Diverse sono le modalità di aiuto fornite da ISMEA in base al territorio di riferimento. Nelle regioni indicate dal Decreto (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), l’agevolazione si compone di:
Per i giovani agricoltori operanti al Centro-Sud, quindi, resta a loro carico solo il 5% delle spese dell’intero progetto.
Al contrario, per chi opera nelle regioni diverse da quelle sopracitate, è possibile richiedere solo il mutuo agevolato a tasso zero, ma solo per un importo pari al 75% della spesa prevista.
A prescindere dalla regione di riferimento, l’investimento massimo ammissibile è pari ad 1,5 milioni di euro per progetto (IVA esclusa). I mutui a tasso zero potranno avere una durata compresa tra 5 e 10 anni, elevabile fino a 15 per i soli investimenti della produzione primaria.
Potranno essere agevolati gli investimenti finalizzati al:
Per presentare richiesta di agevolazione, occorrerà seguire la cosiddetta procedura “a sportello”, utilizzando l’apposito portale online accessibile dal sito ISMEA. Decisiva sarà l’accurata e dettagliata presentazione del progetto di investimento, tramite la presentazione di un business plan che ne dimostri la fattibilità e la sostenibilità economica e finanziaria.
Altro aspetto fondamentale sarà quello di dimostrare la salute dell’azienda: come da normativa UE, infatti, l’intento del MIPAAFT è quello di non finanziare imprese in difficoltà.
Al momento, sono oltre cinquanta i progetti di investimento già al vaglio di ISMEA: ciò non fa che confermare il grande interesse che circola attorno a questo importante lotto di aiuti.
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