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La Circolare AGEA n. 9020 del 4 febbraio 2019 ha introdotto alcune importanti novità sull’ammissibilità dei pascoli, soprattutto sull’utilizzo dello sfalcio come pratica agricola (in allegato, pag. 4-5).
Ricordiamo che i pascoli sono superfici ammissibili ai pagamenti della PAC se viene svolta una delle seguenti attività agricole:
Lo sfalcio è un’alternativa al pascolamento, con unica eccezione: i pascoli dove sono svolte le pratiche locali tradizionali di cui all’art. 7, lettera a), del Reg. 639/2014. Queste superfici a pascolo sono ammissibili solo se effettivamente pascolate.
La Circolare AGEA n. 9020 del 4 febbraio 2019 ribadisce che il pascolo è una possibilità di rendere ammissibile un pascolo, ma non è obbligatorio come pratica di mantenimento, anche sui pascoli magri con tara.
Tuttavia, la suddetta Circolare aggiunge – ed è questa la novità – che lo sfalcio è ammesso qualora l’agricoltore sia in grado di dimostrare di aver effettuato almeno un’operazione colturale.
A partire dal 2019, qualora il mantenimento delle superfici occupate da pascolo sia eseguito con modalità diverse dal pascolamento, ad esempio lo sfalcio, il beneficiario dichiarante deve obbligatoriamente depositare, nel fascicolo cartaceo, idonea documentazione comprovante l’esecuzione dell’attività stessa. L’assenza della documentazione determina l’inammissibilità delle suddette superfici.
Inoltre, se l’attività eseguita è lo sfalcio è necessario fornire anche la documentazione attestante la destinazione delle erbe sfalciate. La documentazione è sottoposta a controlli da parte dell’Organismo pagatore competente, subordinando agli esiti del controllo stesso la valutazione di ammissibilità delle superfici.
L’eventuale dichiarazione di mantenimento delle superfici occupate da pascolo magro con tara con modalità diverse dal pascolamento è ritenuta elemento di rischio di mancato rispetto delle condizioni di ammissibilità; in altre parole, lo sfalcio sui pascoli magri con tara sarà fortemente attenzionato dagli Organismi Pagatori, con controlli specifici e mirati.
La Circolare AGEA n. 9020 del 4 febbraio 2019 riporta, inoltre, l’elenco delle tipologie di pratica utilizzata per il mantenimento dei prati e pascoli permanenti:
1 - Pascolamento con animali propri
2 - Pascolamento con animali di terzi
3 - Sfalcio manuale
4 - Sfalcio meccanizzato
5 - Pratiche colturali volte al miglioramento del pascolo
7 - Pascolamento e sfalcio
8 - Nessuna pratica
10 - Pratica stabilita nell’ambito delle misure di conservazione o dei piani di gestione prescritti dagli enti gestori dei siti di importanza comunitaria (SIC) e delle zone di protezione speciale (ZPS).
In sintesi, dal 2019, l’ammissibilità dei pascoli ai fini dei pagamenti diretti subirà una ulteriore attenzione da parte degli Organismi Pagatori, al fine di verificare che gli agricoltori svolgano effettivamente le pratiche agricole previste dalla normativa.
Segnaliamo che, sul prossimo numero della rivista ConsulenzaAgricola (il n. 3 di marzo 2019), troverete uno specifico articolo del prof. Angelo Frascarelli sul tema “Ammissibilità del pascoli nella PAC”.