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La nuova Commissione europea, guidata da Ursula von der Leyen, entrerà in carica con un mese di ritardo, il 1° dicembre 2019, anziché il 1° novembre 2019.
Nel mese di ottobre, il Parlamento europeo ha bocciato le candidature di tre commissari: l’ungherese László Trócsányi, la romena Rovana Plumb e la francese Sylvie Goulard.
La nuova Commissione europea 2019-2024 è composta da 26 commissari più il Presidente, uno per ogni paese membro.
I tre Paesi hanno dovuto nominare nuovi candidati commissari: la Francia ha già nominato il nuovo candidato commissario, Thierry Breton, e analogamente l'Ungheria, Oliver Varhelyi. La Romania è andata recentemente ad elezioni politiche e nominerà il candidato commissario nel breve termine, dopo che il parlamento di Bucarest avrà votato la fiducia al nuovo governo romeno.
L’esecutivo comunitario guidato da Juncker sarà costretto a restare in carica per gli affari correnti, vale a dire la gestione dell’ordinaria amministrazione, fino al 30 novembre 2019.
In pratica la Commissione europea non eserciterà il suo potere di iniziativa legislativa e non produrrà dunque nuove proposte normative, ma si limiterà a gestire quelle già messe sul tavolo e ancora oggetto di discussione in Consiglio e Parlamento UE.
Un altro rinvio riguarda la Brexit, che doveva avvenire al 31 ottobre 2019 e invece non c’è stata: tutto rinviato al 31 gennaio 2020. Nel frattempo, gli inglesi andranno ad elezioni politiche anticipate a dicembre 2019.
Vista l’estensione del periodo di permanenza, il Regno Unito dovrà nominare il suo commissario in seno alla Commissione europea.
Angelo Frascarelli