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Gli agricoltori hanno già pianificato la campagna agraria 2019/2020 e conoscono la loro situazione aziendale per la Domanda Unica 2020.
Alcuni agricoltori si vengono a trovare nella condizione di avere più terra che titoli.
Una domanda frequente, da parte di tali agricoltori, è se conviene comprare i titoli mancanti, alla luce della nuova PAC post 2020.
Per rispondere a questa domanda, occorre fare due premesse:
Allo stato attuale, la data più probabile per l’avvio della nuova PAC è il 1° gennaio 2022.
La Commissione ha pubblicato, in data 31/10/2019, due proposte di Regolamento per creare un regime transitorio nell'anno 2021, per tutti gli strumenti della PAC (pagamenti diretti, OCM e politica di sviluppo rurale). Quindi, il 2021 sarà un anno di transizione anziché il primo anno di applicazione della nuova PAC.
Il sistema attuale dei pagamenti diretti e dei titoli sarà sicuramente mantenuto per l'anno di domanda PAC 2020 e 2021.
Il nuovo pagamento di base 2021-2027 è soggetto a grandi novità.
Questo pagamento potrà essere erogato secondo due modalità:
La decisione di mantenere i titoli o sopprimere i titoli spetta agli Stati membri, che prenderanno tale decisione, all’incirca, nell’autunno 2020.
L’agricoltore ha la certezza che i titoli rimangono validi per i prossimi due anni: 2020 e 2021. Mentre, dal 2022, il futuro dei titoli dipenderà dalle scelte nazionali.
L’acquisto dei titoli deve essere quindi valutato nella convenienza dei due anni 2020 e 2021.
Un acquisto di titoli al loro valore nominale, più il pagamento greening, è sicuramente conveniente, perché avvenga prima della Domanda Unica 2020. L’agricoltore potrà recuperare la somma spesa nell’acquisto con il pagamento della PAC 2020. L’incasso della PAC 2021 costituirà un vantaggio netto.
Ad esempio, un agricoltore acquista titoli del valore dei 300 euro/ha, pagandoli 450 euro/ha. Nel 2020, riceve da AGEA un pagamento di 450 euro/ha (300 euro/ha per il pagamento di base e 150 euro/ha di pagamento greening). Quindi nel 2020, recupera l’investimento. Nel 2021, i titoli generano un’entrata netta. Dal 2022, dipenderà dalle scelte nazionali ma l’operazione è comunque conveniente già nel 2021.
Angelo Frascarelli